Sai che esistono alcune monete italiane di enorme valore per i collezionisti? Ti svelo quali sono e a quanto ammonta.
Nel mondo del collezionismo numismatico, l’Italia occupa un posto speciale grazie alla sua storia millenaria, ricca di eventi, regni e trasformazioni politiche. Le monete italiane, coniate in epoche diverse e in vari stati preunitari, sono oggi tra i pezzi più ambiti dai collezionisti di tutto il mondo.

Ce ne sono però alcune che hanno un valore di particolare rilievo. Ti mostrerò quali sono, te le descriverò e ti dirò qual è il prezzo a cui i collezionisti sono disposti ad acquistarle.
4 monete italiane di valore: ecco quali sono
La 1 Lira “Arancia” del 1947, coniata nel secondo dopoguerra, è una delle più rare in assoluto. Rappresenta una lira con un ramo d’arancio sul retro e il profilo femminile sull’altra faccia.

Ha un valore che ammonta a finanche 1.500 euro. Un amico appassionato di collezionismo mi ha spiegato che questo valore così elevato è dovuto alla sua tiratura estremamente limitata: ne esistono solo 10.000 esemplari! Incredibile! Mi ha anche specificato che quelli che hanno un valore così alto sono gli esemplari in eccellenti condizioni di conservazione e questo riduce ancora di più il range.
Altro tesoro del 1947, la 2 lire “Spiga” è famosa per il suo disegno sobrio ma simbolico: una spiga di grano a rappresentare la rinascita del Paese. Anch’essa, mi ha detto il mio amico, ha avuto una tiratura estremamente limitata e questo ha fatto sì che raggiungesse un valore di finanche 1.800 euro.
Un’altra lira di estremo valore? La 5 Lire “Uva” del 1946, una delle prime monete della Repubblica Italiana. Questa 5 lire mostra un grappolo d’uva sul retro e simboleggia la fertilità e l’abbondanza. Le versioni in ottimo stato possono arrivare a valere anche 1.200 euro.
Siamo dunque a tre monete di elevato valore. Ma quella di cui ti sto per parlare è la preferita del mio amico, quanto meno per il design. Si tratta della 50 Lire “Vulcano” dell’anno 1958, sul cui retro è rappresentata l’omonima divinità. Un’immagine molto forte e suggestiva, che effettivamente (quando il mio amico me l’ha mostrata) è risultata molto accattivante anche a me stessa.
Il suo valore? Beh, è molto più elevato rispetto a quello di tutte le altre monete che ti ho citato e ammonta a ben 2.000 euro, specialmente se si tratta di un esemplare non solo in eccellenti condizioni ma proprio Fior di Conio e cioè mai entrato in circolazione. Insomma, un pezzo rarissimo… da collezione!