A Pasqua fai i pirichittus: invitanti e profumati, conquisterai gli ospiti fin dal primo assaggio

A Pasqua l’agnello non manca mai, ma il dolce chi lo porta? Da provare i pirichittus, deliziose bontà zuccherine, dal profumo inebriante.

Qualcuno anticipa i tempi: cosa preparare per il pranzo di Pasqua? Numerosissime le idee, vi è l’imbarazzo della scelta, tuttavia le abitudini correlate alla tradizione costituiscono la scelta migliore – non si disdegnino, naturalmente, piatti più originali, magari variando ingredienti, forma o presentazione.

Bignè
A Pasqua fai i pirichittus: invitanti e profumati, conquisterai gli ospiti fin dal primo assaggio – chieseromanichesardegna.it

I dolci costituiscono un must, tra soffici colombe e uova al cioccolato, a cui se ne aggiungono ulteriori in base alla località: tipici sardi sono le pardulas, prelibate tortine ripiene di ricotta, pastissus, pastine reali di mandorle oppure pistoccheddus de cappa, biscotti dalla facile versatilità, adatti per le ricorrenze.

In questo caso si vogliano proporre i pirichittus, morbidi e dalla fragranza agrumata. Ideali da servire sulla tavola imbandita nel giorno di Pasqua, questi richiedono pochi ingredienti, essendo a base di farina, uova e zucchero, principalmente. Nessuno potrà resistere a cotanta dolcezza concentrata in un tenero bocconcino.

Pirichittus, il dolce pasquale che scioglie i cuori: la ricetta

Il menù di Pasqua comincia a prendere forma sebbene manchi ancora tempo. Dagli antipasti al dessert, tutto organizzato al minimo dettaglio. Si pregustano piatti sublimi, ben studiati e bilanciati nei loro sapori. Un pranzo luculliano che lascerà il segno, alzandosi da tavola con il sorriso sulle labbra.

Pirichittus impasto fritto
Pirichittus, il dolce pasquale che scioglie i cuori: la ricetta (Credits: Instagram @mammachepiatti) – chieseromanichesardegna.it

Dalle panadine – antipasto sfizioso – ai pirichittus – dolcetti golosi – ci si leccherà i baffi. Soprattutto si consiglino questi ultimi, nella loro versione ‘piena’. Le tempistiche risultano abbastanza ridotte: infatti, una volta preparato l’impasto, basterà infornare e rotolarli nella glassa bianca, appositamente realizzata.

INGREDIENTI (DOSI PER 6 PERSONE):

  • 600 g zucchero semolato + 30 g per la pasta;
  • 400 g farina;
  • 300 g tuorli d’uovo;
  • 220 ml acqua;
  • 120 ml olio di semi;
  • 20 g scorza di limone grattugiata (biologico con buccia edibile);
  • 16 g lievito per dolci;
  • 2 ml essenza ai fiori d’arancio.

PROCEDIMENTO:

  1. In una ciotola unire i tuorli e due cucchiai di zucchero. Mescolare con una frusta fino a ottenere una consistenza liscia e cremosa. Ora aggiungere l’olio di semi e la scorza di limone. Continuare a rimestare.
  2. A parte, in un altro recipiente, versare la farina setacciata con il lievito e incorporare il precedente composto. Iniziare a lavorarlo con le mani fino a che l’impasto diventi morbido ed elastico.
  3. Dopo aver riposato in frigo (circa 30 minuti), lo si recuperi. Ora prelevare un po’ di impasto – grandezza di una noce – realizzare delle palline e disporle su una teglia ricoperta da carta forno.
  4. Adesso via nel forno (preriscaldato) a 180° per 20 minuti. Intanto preparare la glassa. In una padella unire zucchero, acqua ed essenza ai fiori d’arancio. Portare a ebollizione fino a completa evaporazione.
  5. Rimuovere i pirichittus dal forno, lasciarli raffreddare dopodiché rotearli nella glassa – alla fine si tratta di zucchero rappreso. Toglierli dalla padella, aspettare che si intiepidiscano prima dell’assaggio.

Non si potrà resistere a questi similari bignè sardi. Naturalmente si possono creare delle varianti a seconda dei propri gusti come, per esempio, sostituire l’essenza di fiori d’arancio con un’altra alle mandorle, qualora si prediligano sapori più dolci e carezzevoli al palato.

Gestione cookie