La vita delle batterie apparentemente scariche si può allungare risparmiando soldi. Vediamo quali sono i trucchi da provare.
Prima di gettare le batterie scariche bisognerebbe fare delle prove ed essere certi che non possano più regalare energia elettrica. Si potrebbe ritardare il momento di acquisto di nuove pile.
Tante piccole spese se sommate tra loro comportano un dispendio di soldi notevole. Per risparmiare bisogna stare attenti non solo ai grandi importi come quelli delle bollette o della spesa alimentare ma anche alle piccole cifre che si spendono nel quotidiano. Quanti caffè al bar prendete ogni giorno? Considerando che al momento un espresso costa in media 1,50 euro se pure si dovesse prendere un solo caffè al giorno evitando questa spesa si risparmierebbero 45 euro in un mese.
Sembra una somma di poco conto invece è importante soprattutto se sommata a tanti altri soldi risparmiati in modo diverso. Niente pacchetti di sigarette, ad esempio, non solo per un guadagno economico ma anche di salute. E perché invece di andare in palestra non vi dedicate ad un’attività sportiva all’aperto come la corsa o la bicicletta? In quasi tutte le città, poi, ci sono parchi con gli attrezzi per allenare il corpo. Sono altri 50 euro al mese risparmiati, almeno durante la bella stagione.
Si può risparmiare sul consumo di pile elettriche sfruttandole realmente il più possibile. Quando vi sembra che le batterie siano scariche non fidatevi, potreste allungare loro la vita. Dotatevi, dunque, di un tester di batterie, un piccolo dispositivo dotato di scala graduata con un codice che indica lo stato della batteria tra Buono/Pieno/OK (spetto associato al colore verde), Basso/Debole (colore giallo) e Scarso/Sostituisci/Vuoto (colore rosso).
Solo se la pila risulterà realmente scarica buttatela smaltendola correttamente, altrimenti usatela per un oggetto che richiede meno energia rispetto quello che stavate usando. Un altro modo per testare le batterie in modo preciso è usare il multimetro. Questo sistema è leggermente più complesso del precedente e indicato per gli appassionati di tecnologia. Nei modelli che non indicano chiaramente lo stato della pila bisognerà interpretare la tensione misurata.
Con valore sopra 1,5 V per batterie da 1,5 V o 9 V per batteria da 9 V la pila è piena, tra 1,2 V e 1,5 V oppure 7,2 e 9 V la pila è ancora utile, sotto 1,2 V o 7,2 V la pila è scarica. Ultimo metodo è l’uso del multimetro standard e resistenza elettrica che simula un carico per la batteria. Si dovranno utilizzare due cavetti con pinze a coccodrillo e una resistenza da 100 ohm per conoscere la tensione e scoprire se la batteria è scarica oppure no.
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