L’APE Sociale è un’indennità che accompagna fino alla pensione di vecchiaia. La richiesta di erogazione è soggetta ad alcune regole.
L’INPS con il messaggio numero 502 del 10 febbraio 2025 comunica le modalità di accesso alle pensioni anticipate APE Sociale, Opzione Donna e Quota 103. Tutti e tre gli scivoli sono stati confermati nella Legge di Bilancio 2025.
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L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha reso noto che l’applicativo per la presentazione dell’istanza di certificazione dell’APE Sociale è stato aggiornato. Ricordiamo che l’APE Sociale non è una vera e propria pensione ma un’indennità dal valore massimo di 1.500 euro che viene erogata fino al raggiungimento del requisito anagrafico per l’accesso alla pensione di vecchiaia (67 anni di età).
Possono richiederla solo i cittadini appartenenti a determinate categorie ossia gli invalidi con percentuale superiore al 74%, i disoccupati, i caregiver da almeno sei mesi e gli addetti alle mansioni gravose. Prima di inoltrare domanda di APE Sociale gli interessati devono chiedere all’INPS la certificazione attestante la soddisfazione dei requisiti. Lo scivolo permette il pensionamento a 63 anni e cinque mesi di età e avendo maturato 30 anni di contributi (36 per gli addetti a lavori gravosi). Non essendo una vera pensione l’APE Sociale non prevede l’erogazione della tredicesima.
Ecco entro quando inviare domanda di APE Sociale
Per richiedere la verifica dei requisiti l’interessato dovrà accedere al portale INPS ed entrare nella sezione dedicata. Una volta accertato il diritto si potrà procedere con l’invio della domanda vera e propria di pensionamento sempre telematicamente tramite il sito dell’ente della previdenza sociale oppure chiedendo il supporto dei Patronati.
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La normativa prevede che le domande di riconoscimento delle condizioni per ottenere l’indennità APE Sociale debbano essere inoltrate entro il 31 marzo 2025 oppure il 15 luglio 2025 e non oltre il 30 novembre 2025. Sembrano tanti mesi a disposizione ma la realtà è che aspettando oltre luglio non si potrà essere certi che la richiesta venga approvata dato che dipenderà dalle risorse finanziarie residue. Chi invierà domanda entro il 15 marzo riceverà risposta dall’INPS entro il 30 giugno mentre chi procederà entro il 15 luglio la riceverà entro il 15 ottobre.
Infine presentando richiesta entro il 30 novembre si avrà una risposta entro il 31 dicembre. Chi ha già maturato i requisiti può inviare contestualmente la richiesta di accertamento delle condizioni e la domanda di erogazione dell’indennità. I requisiti da perfezionare prima del 31 dicembre sono lo stato invalidante minimo del 74%, l’assistenza come caregiver da almeno sei mesi e lo stato di disoccupazione con cessazione da almeno tre mesi dei trattamenti legati alla condizione.