Assegno di Inclusione 2025: perché alcune famiglie non riceveranno tutte le mensilità e come fare il rinnovo senza perdere il sostegno
Nel 2025 alcune famiglie che percepiscono l’Assegno di Inclusione potrebbero ritrovarsi senza una delle mensilità previste, a causa del meccanismo di funzionamento di questa misura di sostegno al reddito. La conferma arriva dalla circolare Inps n. 105 del 2023, che chiarisce i dettagli dell’erogazione del beneficio introdotto in sostituzione del Reddito di Cittadinanza.
L’Assegno di Inclusione viene concesso per un massimo di 18 mesi consecutivi, dopodiché il beneficio decade. Tuttavia, le famiglie che ne soddisfano ancora i requisiti possono presentare una nuova domanda e ottenerlo per un ulteriore periodo di 12 mesi. La normativa prevede però che tra la fine di un periodo di percezione e l’inizio di quello successivo debba trascorrere almeno un mese di sospensione, il che comporta che nel 2025 alcune famiglie non riceveranno la ricarica per un mese. Questo meccanismo si ripeterà anche negli anni successivi.
Le prime famiglie che hanno iniziato a ricevere l’Assegno di Inclusione a gennaio 2024 raggiungeranno il limite delle 18 mensilità a giugno 2025, il che significa che a luglio non riceveranno il pagamento. Chi lo ha iniziato a percepire a febbraio 2024 vedrà l’ultima ricarica a luglio e il mese di sospensione ad agosto. Chi ha iniziato a marzo avrà l’ultima mensilità ad agosto e la sospensione a settembre, e così via.
Assegno di Inclusione: stop ai pagamenti per un mese nel 2025, ecco chi sarà coinvolto e come presentare la nuova domanda
In generale, tutte le famiglie che hanno iniziato a percepire l’Assegno entro giugno 2024 avranno un mese di sospensione nel corso del 2025, mentre chi ha iniziato più tardi vedrà la sospensione slittare al 2026.
Per ottenere nuovamente il beneficio è necessario presentare una nuova domanda di rinnovo nel mese successivo all’ultimo pagamento ricevuto. Se, ad esempio, l’ultima ricarica è stata a giugno 2025, la richiesta potrà essere inoltrata a luglio, con la ripresa del pagamento da agosto. La normativa non pone limiti al numero di volte in cui si può fare richiesta, purché si rispettino i criteri di accesso e il periodo minimo di sospensione.
Per evitare interruzioni prolungate è importante tenere sotto controllo le scadenze e presentare la richiesta di rinnovo nel mese giusto, così da ridurre al minimo il periodo senza sostegno economico. La gestione accurata delle tempistiche sarà fondamentale per garantire continuità nell’erogazione del beneficio alle famiglie che ne hanno diritto.
