Dove si trova la Basilica di Santa Giusta: secondo gli studiosi questa diocesi è avvolta da un’antica tradizione, legata alla storia della santa omonima.
La Sardegna è una regione italiana ricca di montagne, boschi, pianure, possiede inoltre tanti corsi d’acqua e lunghe spiagge di sabbia. Sono tanti i turisti che mettono, ogni volta, in evidenza la bellezza di questa terra. Ogni zona è, infatti, attraversata da luoghi magici in cui i panorami tolgono il fiato ogni volta. Ma accanto a queste zone naturali, non mancano quelle artificiali, costruite dall’uomo. Infatti, i popoli che man mano si sono insediati, hanno dato vita alle strade, ai centri abitati e ai numerosi e preziosi monumenti.

Sono tantissimi, per esempio, i musei, che racchiudono opere di immenso valore, ma sono altrettanto numerose le chiese, i luoghi dove i fedeli si riuniscono per pregare o per ascoltare le varie funzioni religiose. La Sardegna è piena di questi edifici sacri; molti sono stati costruiti nelle epoche più antiche, mentre altri sono di età moderna e presentano quindi tratti più attuali. Tra le chiese di questa regione bisogna citare la Basilica di Santa Giusta: in molti non lo sanno, ma questa struttura è legata alla storia della santa omonima.
Sardegna, quale storia è legata alla Basilica di Santa Giusta: la tradizione svela cos’è successo alla santa omonima
Tra le regioni più belle d’Italia e più ricche di cultura e di arte c’è la Sardegna. Questa possiede soprattutto tantissime chiese, disseminate in ogni angolo delle sue terre. Tra le più preziose c’è la Basilica di Santa Giusta, il principale luogo di culto dell’omonimo centro della provincia di Oristano. Questo edificio è stato realizzato nel dodicesimo secolo ed è uno dei più rappresentativi esempi di romanico sardo. La Santa titolare è appunto Santa Giusta.

Secondo alcuni studiosi, proprio in questa struttura avrebbe avuto luogo il suo martirio e per questo avrebbe oggi un significato storico e religioso ancora più importante. E in effetti sotto il presbitero si trova una cripta, dove ci sono le reliquie della santa. In età moderna sono stati apportati dei cambiamenti all’impianto originario dell’edificio: tra il sedicesimo e il diciassettesimo secolo la parete destra fu abbattuta per poter costruire due cappelle, una denominata del Rosario e un’altra dedicata a Sant’Antonio.
Inoltre, dopo il crollo del campanile a vela, è stata innalzata la torre campanaria, che ancora oggi è possibile osservare. Tra gli altri monumenti che abbelliscono la Chiesa di Santa Giusta meritano attenzione due sculture in marmo raffiguranti un leone e una leonessa che attaccano due cervi.