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Basta attese infinite al pronto soccorso, la soluzione adottata in Sardegna può risolvere definitivamente il problema

In Sardegna hanno trovato una soluzione ideale per evitare di stare per ore in attesa al pronto soccorso, ecco in cosa consiste.

E’ capitato a tutti di sentirsi poco bene o di avere vissuto questa situazione con un parente, se però questo accade quando non è disponibile il medico di base è inevitabile rivolgersi al pronto soccorso. In casi simili si può auspicare di non dover avere a che fare con file interminabili che possono portare a restare in attesa per ore senza sapere quando si potrà davvero essere visitati da un medico e capire in maniera chiara quale sia la causa del disturbo.

In Sardegna hanno adottato una soluzione per evitare le attese al pronto soccorso – Chieseromanichesardegna.it

Un momento come questo non è certamente ideale, specialmente perchè si possono avvertire dei dolori difficili da sedare se non con un farmaco o con un intervento ad hoc del dottore, oltre ad avere la paura che possa trattarsi di qualcosa di grave. In Sardegna hanno però deciso di adottare una soluzione che può rivelarsi provvidenziale in questi casi e che sarebbe bene possa essere seguita anche altrove.

Come evitare le file al pronto soccorso: la soluzione della Sardegna

L’idea di stare per ore in attesa di essere visitati al pronto soccorso non piace a nessuno, a volte però si tratta di una scelta inevitabile se si sta male da tempo non è possibile andare dal proprio medico. Se si viene classificati come “codice verde”, quindi come un problema non così urgente, c’è il rischio concreto di dover sopportare il dolore a lungo, anche se magari sarebbe bene essere sottoposti a un controllo nell’immediato.

I casi meno gravi in pronto soccorso saranno gestiti da un infermiere – Chieseromanichesardegna.it

In Sardegna hanno così deciso di agire in maniera concreta per fare in modo che questo non accada con un metodo che sta già dando i suoi frutti in positivo e che potrebbe essere adottato anche altrove. Si tratta di un sistema definito “See and Treat” ed è attivo presso l’ospedale San Francesco di Nuoro per la prima volta sull’isola, grazie a cui sarà possibile ridurre il sovrafollamento e il tempo in cui si deve stare ad aspettare di essere catalogati.

Ora il paziente che si recherà al pronto soccorso sarà preso in carico in un’area dedicata, dove potrà essere seguito da un infermiere formato in maniera specifica e che sarà chiamato a seguire alcuni specifici protocolli, in modo tale da gestire i casi sulla base della gravità.

Il riferimento è in modo particolare alle urgenze minori differibili o non urgenze, di chiara pertinenza mono specialistica, alle quali nella fase di Triage è stata attribuita una codifica di urgenza minore. Gli infermieri possono quindi essere ritenuti in grado di occuparsi della situazione, cercando nel frattempo anche di tranquillizzare il malato. Se poi lo riterranno necessario, si potrà arrivare anche alle dimissioni, ovviamente dopo avere ricevuto parere favorevole dal medico.

Non sarà ovviamente possibile agire in questo modo se dovessero essere ravvisati sintomi che richiedono approfondimenti da parte di uno specialista, come è il caso di problematiche cardiovascolari o respiratorie, dolori addominali e problemi di tipo neurologico.

Secondo i dati relativi al 2023, aver potuto sfruttare questa modalità avrebbe potuto essere davvero utile per molti: su 28910 accessi, i codici minori (bianco e verde) sono stati 17916, pari al 62% del totale, di questi 3325 pazienti (circa il 16%) che avrebbero potuto beneficiare del percorso “See and Treat”.

Ilaria Macchi

Nata il 4 ottobre 1982 sotto il segno della Bilancia e, come tale, amante del bello (la moda è una delle mie passioni) e della giustizia. Sono laureata in Linguaggi dei Media all'Università Cattolica di Milano e ho maturato esperienza come giornalista su web, carta stampata e web TV. Appassionata di sport, calcio in modo particolare, Tv e motori.

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