Bianca Balti, nuovi dettagli sulla sua malattia: l’esperienza della supermodella continua ad essere un esempio per molti, anche per quanto riguarda alcune circostanze.
Dopo la brillante esperienza al Festival di Sanremo come co-conduttrice, Bianca Balti è ritornata negli scorsi giorni in Italia, questa volta però non per salire sul palco dell’Ariston, bensì per essere assoluta protagonista alla Milano Fashio Week; con eleganza e bellezza, la Balti ha incantato tutti quanti, non passando inosservata nemmeno per i suoi outfit.
Mentre continua il suo percorso di cure, la supermodella continua a mostrarsi coraggiosa, radiosa e vogliosa di godere ogni singolo momento della sua vita: un esempio davvero positivo per tutti, sia per le persone che si trovano nelle sue stesse condizioni, sia in generale come attitudine per affrontare i problemi.
Recentemente, sul suo caso, ha parlato poi anche l’oncologa Domenica Lorusso, professoressa ordinaria all’Humanitas University di Rozzano e direttrice dell’Unità operativa di Ginecologia oncologica medica di Humanitas San Pio X. Ancora una volta, l’oncologa ha sottolineato come il racconto onesto sulla sua malattia da parte di Bianca Balti aiuterà molte persone, anche in termini di prevenzione.
Parlando all’Adkrono Salute, in occasione della campagna di informazione sui tumori eredo-familiari realizzata da AstraZeneca e Msd, col patrocinio di diverse realtà impegnate a promuovere la conoscenza e la corretta informazione sulle più importanti patologie oncologiche, la prof.ssa Lorusso ha sottolineato come l’esperienza di Bianca Balti stia avendo un impatto più che positivo sulla sensibilizzazione .
“Sta molto onestamente raccontando la sua storia, spiega che è stata una scelta quella di non togliere le tube e le ovaie. Lo ha scelto perché, pur sapendo di essere predisposta alla malattia, avrebbe voluto un’altra gravidanza” ha spiegato l’oncologa. Pur essendo predisposta, quindi (ma l’esperta spiega come il dna non sia “una condanna”, piuttosto i vari test danno l’occasione di prevenire) la supermodella ha deciso di non farsi operare per avere una nuova gravidanza.
“Lei molto trasparentemente ha denunciato la sua scelta e probabilmente oggi farebbe una scelta diversa“ ha aggiunto l’oncologa di Humanitas San Pio, sottolineando come, coraggio e trasparenza, la Balti stia affrontando la malattia e le conseguenze che questa porta, dimostrandosi una grande professionista, una donna che vive pienamente perché “la vita non è la malattia, va avanti malgrado la malattia”.
La mutazione genetica, specifica la Prof.ssa Lorusso, non trasmette il tumore, ma una maggiore predisposizione all’ammalarsi di alcuni tumori tra cui quelli dell’ovaio, del seno, del pancreas e, nell’uomo, della prostata. La cosa da fare, sapendo di avere la mutazione specifica, è quella di mettere in atto le strategie di prevenzioni consigliate dagli esperti.
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