Bonus da 850 euro, arrivano le istruzioni INPS: chi può richiederlo

Non è ancora arrivato il decreto attuativo che definisce tutti i criteri per richiedere il bonus da 850 euro: tutto quello che c’è da sapere in merito.

Dal 1° gennaio 2025 è stata introdotta in via sperimentale la Prestazione Universale, una misura economica che ha come scopo quello di potenziare le prestazioni assistenziali domiciliari per gli anziani non autosufficienti.

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Bonus da 850 euro, arrivano le istruzioni INPS: chi può richiederlo (Chieseromanichesardegna.it)

In particolare, agli anziani che rispettano determinati requisiti previsti dalla normativa sarà riconosciuto un contributo da 850 euro che serviranno a coprire le spese sostenute per l’assunzione di lavoratori domestici o i servizi di cura e assistenza da parte di professionisti del settore. In merito, l’Inps ha fornito ulteriori chiarimenti sul bonus che, però, non è ancora operativo: il decreto attuativo è stato firmato, ma dovrà essere registrato presso la Corte dei Conti.

Bonus anziani da 850 euro, i requisiti per richiedere la misura: si attende il decreto attuativo

L’Inps, con la circolare pubblicata lo scorso 18 marzo, ha fornito nuovi chiarimenti sulla Prestazione Universale, il contributo economico introdotto in via sperimentale per biennio 2025/2026 in favore degli anziani autosufficienti.

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Bonus anziani da 850 euro, i requisiti per richiedere la misura: si attende il decreto attuativo (Chieseromanichesardegna.it)

Secondo quanto si legge nella circolare, per richiedere la misura è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti: aver compiuto 80 anni di età; avere un Isee sociosanitario non superiore alla soglia dei 6mila euro; essere titolari di indennità di accompagnamento o avere i requisiti per poterla richiedere; avere un livello di “bisogno assistenziale gravissimo”. Per quanto riguarda quest’ultimo requisito, la valutazione sarà affidata alle commissioni mediche, ma sarà anche necessario compilare un questionario sul contesto familiare.

Il contributo, come spiega l’Inps, si divide in due differenti parti: una quota fissa corrispondente alla precedente indennità di accompagnamento ed una quota integrativa attualmente pari ad 850 euro, ma utilizzabile solo per coprire le spese previste dalla normativa. Le spese coperte sono quelle per l’assunzione di personale di assistenza domiciliare regolarmente contrattualizzato o per l’acquisto di servizi di assistenza non sanitaria da parte di imprese qualificate. Questa quota integrativa sarà soggetta a controlli ed l’impossibilità di dimostrare le spese effettuate comporterà la decadenza del beneficio.

Al momento, però, non è ancora possibile inoltrare la domanda all’Istituto di previdenza sociale. Si dovrà attendere il decreto attuativo che, come riporta la redazione di Repubblica, è stato già firmato dal Ministero del Lavoro, ma deve ancora essere registrato presso la Corte dei Conti. Il provvedimento, in arrivo nei prossimi giorni, definirà le tempistiche, le modalità per inoltrare la richiesta e quelle per l’erogazione del nuovo contributo economico.

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