Il Cammino dei Beati in Sardegna è un percorso dove natura, cultura e tradizioni religiose si incontrano, lasciando in chi lo percorre un ricordo indelebile di questa terra.
La Sardegna è una terra dove tutti gli amanti del trekking troveranno “pane per i loro denti” e fra i cammini imperdibili da fare in questa stagione, dato che il clima qui è sempre mite, c’è il “Cammino dei Beati” che, come suggerisce il nome, è un percorso religioso e spirituale.

Questo cammino in realtà è molto recente perché è stato inaugurato ad ottobre 2024. Si estende per 90 km nella provincia di Nuoro, partendo dal mare fino ad arrivare all’entroterra, ed è questa proprio una sua particolarità.
Le tappe del “Cammino dei Beati” e come intraprenderlo
La bellezza di questo cammino, dunque, è che oltre ad incontrare paesaggi mozzafiato che danno sul mare, si passeggerà anche in borghi storici e siti archeologici attraversando i comuni di Galtellì, Orosei, Dorgali, Oliena e Orgosolo in provincia di Nuoro.

Si può partire dalle località costiere del golfo di Orosei per arrivare al Supramonte. E poi continuare per le 5 tappe di lunghezza variabile ovvero: Galtellì-Orosei (12,5 chilometri), Orosei-Dorgali (22 chilometri), Dorgali-Oliena (18,77 chilometri), Oliena-Orgosolo (24,41 chilometri), Orgosolo-Località Ovaddutzai (8 chilometri). Ovviamente il percorso si può percorrere come si vuole, e nei tempi che si desiderano, anche in base alla propria preparazione atletica.
Un itinerario potrebbe essere questo: partire dalla chiesa del Santissimo Crocifisso a Galtellì e procedere a Nord del Monte Tuttavista per 6 chilometri. La salita è impegnativa ma tutto questo vale la pena per ammirare dall’alto il golfo di Orosei e la statua bronzea del Cristo, alta dodici metri. Camminare poi verso il versante sud-est del monte, in discesa per 6,5 chilometri, sempre in direzione Orosei fino ad arrivare a Nostra Signora di Loddusio, dove si chiude la prima tappa.
Il secondo giorno si può visitare proprio Orosei per poi camminare sul litorale sino ad Osalla e procedendo infine in direzione di Dorgali, passando per Cala Cartoe. Durante la terza tappa si raggiungono le cime del Supramonte e si potrà anche entrare nella grotta Corbeddu. Si prosegue infine verso Oliena, in cui poter visitare la casa del Beato Solinas. La quarta tappa comincia da Su Gologone, passando per Neosula e visitando il borgo di Orgosolo.
Infine, l’ultima tappa comincia proprio da qui per arrivare a Ovaddutzai, un cammino sulle orme della beata Antonia Mesina, fino al luogo del suo martirio. Il cammino finisce vicino la chiesa dei martiri Sant’Egidio e Sant’Anania, poco distante da Ovaddutzai. Questo è un cammino rivolto a tutti, credenti e non, per visitare i luoghi in cui nacquero e vissero santi e beati e dove avvennero eventi miracolosi.
Si può scegliere di percorrerlo a piedi, in bici o a cavallo ma il consiglio è sempre quello di affidarsi a delle guide per svolgerlo al meglio e scoprire davvero tutte le bellezze, nascoste e non, di questo percorso.