La Cavalcata Sarda è sicuramente una delle manifestazioni più sentite e famose della Sardegna e a buon diritto, dato che ha una storia antichissima tutta da scoprire.
La Cavalcata Sarda è una vera e propria festa in cui suoni, colori, musiche e danze popolari ma anche sfarzo e costumi, si fondono per dare vita ad un vero e proprio spettacolo per quanti parteciperanno e assisteranno alla manifestazione.

Sono infatti oltre 2000 le persone che, vestite con l’abito tradizionale, sfilano per rappresentare i comuni dell’Isola. È una festa molto antica di cui la prima edizione moderna si svolse nel 1899 per l’inaugurazione del monumento a Vittorio Emanuele II in piazza d’Italia, alla presenza del re Umberto I e della regina Margherita di Savoia.
Ma tante altre sono state le edizioni celebri fino ad arrivare a quelle più recenti dove si ripropongono i festeggiamenti originali del passato.
Cosa succede durante la Cavalcata Sarda, l’evento imperdibile in questa terra
La Cavalcata Sarda in tempi moderni è stata riscoperta nei primi anni Cinquanta e da allora si tiene ogni penultima domenica di maggio. Viene anche chiamata ed è conosciuta come “festa della bellezza” perché lo sfarzo e la maestosità la fanno da padrone.

Tutto comincia con la sfilata dei costumi e dei cavalieri che percorrono circa due chilometri nelle vie del centro cittadino di Sassari. I figuranti in costume, seguiti dalle coppie a cavallo, rendono omaggio agli spettatori e alle autorità offrendo i prodotti tipici sardi: pani, dolci, primizie locali. Dunque anche la tradizione culinaria è protagonista di questo evento, per la gioia di chi parteciperà che potrà gustare tutte queste bontà.
Poi segue un corteo di oltre trecento cavalieri provenienti da tutta la Sardegna che chiude la sfilata. Ma non finisce qua perché ci sono altri appuntamenti imperdibili: durante il primo pomeriggio, infatti, ci sono le pariglie ovvero delle manifestazioni a cavallo in cui i cavalieri sardi più coraggiosi fanno acrobazie proprie su questi animali in corsa all’ippodromo Pinna.
Sono i più abili e preparati a cimentarsi in questo spettacolo. Il tutto è accompagnato dalla Rassegna dei canti e delle danze tradizionali della Sardegna dove i gruppi folkloristici isolani si esibiscono proponendo musiche e coreografie spettacolari. In Piazza d’Italia si diffondono invece i suoni delle launeddas, i canti a tenores e a fisarmonica e l’organetto che chiudono la festa in cui tutta la Sardegna si riunisce accogliendo anche turisti e chiunque voglia festeggiare con loro.