Con la bella stagione alle porte, non ho resistito: fai come me e prova anche tu l’Ispinada sarda, il piatto della condivisione per eccellenza

Un piatto iconico della Regione Sardegna, specialmente con l’avvento della bella stagione: ecco la ricetta.

La cultura culinaria sarda è ormai patrimonio di tutti noi. Alla scoperta di nuovi sapori, magari decisi e talvolta delicati, pronti a travolgere il nostro palato. Dalla pasta fresca, come richiede la tradizione, alle ‘zuppe’ sostanziose in qualità di veri e propri piatti unici, infine i dolci – il flan di latte è perfetto in ogni momento.

Gruppo di amici sorridenti
Con la bella stagione alle porte, non ho resistito: fai come me e prova anche tu l’Ispinada sarda, il piatto della condivisione per eccellenza – chieseromanichesardegna.it

Magari, in accompagnamento, il pane carasau. Sottile, croccante e leggero, anch’esso versatile. Alla lista si voglia aggiungere l’ispinada. Un’altra leccornia locale dal nome (quasi) riconducibile alla Penisola Iberica – effettivamente la Sardegna avrebbe subìto l’invasione spagnola per oltre tre secoli, secondo fonti storiche.

Tuttavia l’origine potrebbe derivare direttamente dalla lingua sarda nonostante la contaminazione. Indipendentemente dalle ricostruzioni relative alla sua provenienza, trattasi di un secondo piatto all’insegna della convivialità. Qui di seguito tutto il necessario per prepararlo a regola d’arte.

Ispinada dalla Sardegna: una vera delizia (e con un buon bicchiere di vino)

Una semplice pietanza, tipica dei pastori che si rifocillavano dopo una giornata intensa. D’altronde questa ricetta sa come rinvigorire – no, non è la classica zuppa corroborante. Come anzidetto, ci orientiamo sulle seconde portate. E nessuno ne rimarrà scontento, anzi, gradiranno soprattutto gli amanti del genere.

Spiedini
Ispinada dalla Sardegna: una vera delizia (e con un buon bicchiere di vino) – chieseromanichesardegna.it

Ebbene, l’ispinada non è altro che lo spiedo, prevalentemente con carne di pecora – la Sardegna famosa, tra l’altro, per i suoi pascoli di ovini e caprini. A riguardo, i signori dediti al bestiame portavano con sé questi spiedini di metallo per la loro preparazione, alternando tra pezzi magri e grassi. Ora come si realizzano?

INGREDIENTI (DOSI PER 4 PERSONE):

  • 800 g carne di pecora (procurarsi diversi tagli, alcuni più magri, altri grassi);
  • q.b. olio extravergine d’oliva;
  • q.b. sale.

PROCEDIMENTO:

  1. Innanzitutto tagliare la carne a cubetti dello spessore di 2 cm avendo accortezza di dividere la parte magra da quella grassa, per l’appunto.
  2. Ora formare gli spiedini infilzando i cubetti di carne – si alterni tra un pezzetto di carne grassa con un altro di tipo magro.
  3. A questo punto predisporre una piastra, ungerne tutta la superficie e adagiarvi gli spiedini. Far cuocere 2 o 3 minuti circa per lato. Servire ben caldi.

Ideale tutto l’anno, per chi volesse togliersi uno sfizio, tuttavia ancora meglio se durante la primavera o le cene d’estate, al chiarore degli ultimi raggi di sole. Infatti, qualora si disponga di un barbecue, far cuocere gli spiedini per 20 minuti, girandoli da una parte e dall’altra. Aggiungere un pizzico di sale, all’occorrenza.

Gestione cookie