La Concattedrale di Sant’Antonio è uno spettacolo sotto tutti i punti di vista: la sua storia, il suo particolare campanile e il suo affaccio.
In questo nuovo viaggio attraverso le chiese più belle della Sardegna, nonché quelle più iconiche, suggestive e ricche di fascino e curiosità, ci spostiamo nel Nord dell’isola, nella splendida provincia di Sassari: il comune è quello di Castelsardo, inserita in varie liste che rendono omaggi alla sua bellezza.

Proprio a Castelsardo svetta la Concattedrale di Sant’Antonio, un luogo di culto davvero suggestivo e che presenta una sovrapposizione di diversi stili artistico-architettonici: sia quello gotico-catalano, che quello classico- rinascimentale. Con la sua struttura e il suo campanile svetta sulla città, offrendo a chi decide di visitarla uno spettacolo per gli occhi a tutto tondo, sia per la sua bellezza che per il panorama offerto, da far mozzare il fiato.
Sede della cattedra vescovile di Ampurias sin dal 1503, la Concattedrale di Sant’Antonio è senza dubbio un luogo da visitare presso Castelsardo, uno dei borghi più belli d’Italia: ecco tutte le informazioni sulla chiesa, dalla sua storia al suo stile fino alle particolarità del campanile.
Concattedrale di Sant’Antonio, la magnifica chiesa di Castelsardo
La Concattedrale di Sant’ Antonio Abate risale circa al XVI secolo, sebbene non si abbiano dettagli specifici al riguardo; per la sua costruzione, vediamo un sovrapporsi di diversi stili, tra cui spiccano quello gotico-catalano e quello classico-rinascimentale. Collocata nel centro di Castelsardo, la sua posizione panoramica la erge sul resto del borgo, rendendola ben visibile anche dal mare.

La chiesa si affaccia proprio a picco sul mare, offrendo quindi ai visitatori uno spettacolo unico; caratteristica principale della Concattedrale di Sant’Antonio la torre campanaria presente all’estero, che ha una storia davvero particolarissima (come si legge anche sul portale ministeriale Idese).
La torre è infatti stata ricavata direttamente da una delle mura antiche della città; inizialmente, il campanile svolgeva la funzione di faro. A svettare, ancora oggi, le particolari maioliche multicolore con cui è stato coperto il cupolino del campanile: le sfumature cromatiche, in relazione al blu del mare con cui la visuale sulla chiesa le mette a confronto, offrono una vista davvero stupenda.
Pe quanto riguarda gli interni, la Concattedrale di Sant’ Antonio Abate ha un’aula ad unica navata, coperta a botte con transetto e cappelle laterali; l’arredamento dell’ambiente è prevalentemente in legno, ma non mancano altari barocchi e anche statue, oltre ad uno splendido organo a canne del Settecento e il pulpito ligneo realizzato da Jaume Camilla nel 1765. Da evidenziare la presenza di due cappelle, una intitolata a San Filippo Neri e l’altra alla Vergine (quest’ultima con le pareti lastricate di azulejos).