Un saldo superiore a 10 mila euro sul conto corrente permette di affrontare le spese impreviste con serenità ma cosa comporta in termini di tasse e controlli?
Sopra i 5 mila euro scatta l’imposta di bollo, superando i 10 mila euro vi siete mai chiesto se cambia la tassazione o ci sono altre implicazioni da conoscere per non farsi trovare impreparati?
Quanto sentite vostri e al sicuro i soldi che avete fermi sul conto corrente? Tanta fatica per risparmiare ma poi c’è l’inflazione che fa perdere il potere d’acquisto del denaro, l’imposta di bollo che annualmente riduce l’importo più il canone del conto stesso che ogni mese va corrisposto. Insomma, a volte chiedersi se tenere i risparmi sotto il materasso sarebbe consigliabile è legittimo.
Aggiungiamo, poi, i controlli che il Fisco effettua sui movimenti di denaro come versamenti e bonifici. Non metti la causale corretta? Ecco un accertamento per un’operazione che consideravamo banale e che non nasconde nulla di illecito. Quando i risparmi cominciano a diventare consistenti sarebbe preferibile investire in un prodotto sicuro come i Buoni Fruttiferi Postali per tutelarsi e farli crescere. Di contro è sempre bene avere una certa cifra a disposizione sul conto corrente per affrontare spese impreviste in tranquillità.
Superare i 10 mila euro non comporta il pagamento di più tasse. Non aumenta l’imposta di bollo né viene applicata altra imposta aggiuntiva. Bisogna solo sapere che saldo e giacenza media risulteranno più alti e, dunque, anche il valore ISEE aumenterà. Se si dovesse riuscire a investire anche una piccola somma ora che a determinate condizioni gli strumenti di risparmio garantiti dallo Stato Italiano sono fuori dal calcolo ISEE se ne trarrebbe vantaggio per l’accesso a Bonus o per ottenere importi più alti avendo un Indicatore più basso.
Da ricordare che utilizzando questa tattica oggi se ne coglierebbero i frutti nel 2027 dato che i dati per l’ISEE sono quelli dei due anni precedenti. Passiamo ora alla questione controlli del Fisco. Avere 10 mila euro sul conto non fa scattare alcun accertamento.
Ciò che indispettisce l’AdE sono i movimenti sospetti come, ad esempio, un movimento in contanti di 10 mila euro. In realtà è la banca stessa a segnalare eventuali ritiri nell’arco di 30 giorni superiori a questa cifra all’Unità di Informazione Finanziaria. Anche un singolo versamento o prelievo di 10 mila euro fa scattare un controllo così come l’invio di bonifici con alte somme senza una legittima giustificazione.
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