Nel corso degli anni ottanta, sotto il pavimento della Chiesa di Santa Chiara, è stata fatta un’antichissima scoperta.
Ogni anno l’Italia si anima di milioni di turisti che vengono da tutto il mondo per passare le vacanze estive e invernali, o per trascorrere un periodo diverso, in primavera o in autunno. I viaggiatori, nel nostro Paese, non mancano mai. Attratti dalla bellezza della nostra penisola, si lasciano incantare dai numerosi paesaggi naturali, come le spiagge di sabbia bianca e il mare cristallino, ma anche dalle zone montuose, dalle colline e dalle pianure.

Accanto ai panorami naturali, non toccati del tutto dall’uomo, ci sono le zone architettoniche, che sono rappresentate dalle città e dai loro edifici più antichi, ma anche dalle nuove costruzioni, dalle biblioteche, dai musei e dalle chiese. Ebbene sì, l’Italia è uno dei Paesi dove è possibile osservare numerose strutture religiose. Sono tante e tutte bellissime, e si fanno notare soprattutto per la loro imponenza. C’è una chiesa, in particolare, molto bella, nota come Chiesa di Santa Chiara, dove negli anni ottanta è stata fatta un’importante scoperta.
La Chiesa di Santa Chiara, com’è la sua struttura e quale scoperta è stata fatta sotto il pavimento
La Sardegna è sicuramente una delle regioni italiane più belle e più visiate dai turisti. Oltre a poter ammirare numerosi paesaggi naturali, è possibile osservare la bellezza delle sue chiese. Qui ce ne sono tante e tra queste spicca la Chiesa di Santa Chiara. Si trova a Cagliari, presso la salita Santa Chiara, poco lontana da Piazza Yenne. Questa diocesi in origine era intitolata a Santa Margherita.

Insieme all’adiacente monastero venne fondata tra la fine del tredicesimo secolo e l’inizio del quattordicesimo secolo. Entrambi gli edifici sono stati danneggiati dai bombardamenti del 1943 e i danni subiti hanno reso necessario l’abbattimento del monastero. Infatti oggi è possibile trovare soltanto alcuni resti. La chiesa, com’è attualmente, risale alla fine del dodicesimo secolo ed è in stile barocco. Negli anni ottanta, sotto il pavimento della navata, è stata fatta una preziosa scoperta: è stata rinvenuta una cripta, dove vi sono tracce dell’edificio del monastero distrutto e di antiche sepolture.
La struttura ha una pianta rettangolare, con una sola navata e cappelle laterali. Oltre ai numerosi dettagli, è possibile osservare un retablo in legno dorato, ovvero una pala d’altare accolta dall’abside. Si fa notare, infine, la facciata, dove sopra il portale laterale è visibile la scritta dedicatoria S MARGARITA V M 1690.