Cosa fare e cosa vedere al Parco Nazionale dell’Asinara: l’oasi da visitare con tutta la famiglia

Il Parco Nazionale dell’Asinara è un’oasi di pace in cui puoi rilassarti con tutta la famiglia e trascorrere una giornata lontano dalle affollate spiagge sarde.

Un posto che riunisce calette nascoste e spiagge, ma anche luoghi di interesse culturale e ambientale è l’Isola dell’Asinara che con il suo Parco Nazionale è un posto imperdibile da visitare, anche con tutta la famiglia. Qui potrai ammirare la fauna e la flora del posto o dormire nell’antico borgo dei pescatori, o mangiare in una terrazza vista mare tante prelibatezze locali.

Ragazza con zaino in spalla percorre sentiero nel bosco
Cosa fare e cosa vedere al Parco Nazionale dell’Asinara: l’oasi da visitare con tutta la famiglia – chieseromanichesardegna.it

Per raggiungere Asinara dovrai prendere un’imbarcazione fino a Cala Reale. Appena arrivato sull’Isola, vedrai tanti edifici storici che si affacciano sul piccolo porto, un tempo colonia penale e lazzaretto. Fra questi il Palazzo Reale, un edificio in stile liberty con il suo ingresso che si apre direttamente sul porticciolo e che ospita la sede del Parco Nazionale dell’Asinara e la sua sala conferenze.

Cosa fare nel Parco Nazionale dell’Asinara con tutta la famiglia

Una volta sbarcato sull’isola dell’Asinara puoi percorrere diversi sentieri come quello del Granito. Si parte da est di Fornelli e si costeggia il mare fino alle cave, appunto di granito, dove ci sono ancora oggi attrezzi e punti di riparo degli scalpellini.

asini
Cosa fare nel Parco Nazionale dell’Asinara con tutta la famiglia – chieseromanichesardegna.it

Oppure percorrere il Sentiero dell’Acqua: lungo il percorso si incontreranno degli stagni temporanei salmastri dove è possibile avvistare gran parte dell’avifauna migratrice dell’isola, ma anche il mare che si infrange nelle giornate di maestrale, i bacini d’acqua dolce dove le anatre e le folaghe trovano il loro habitat ideale. Ancora, c’è il Sentiero dell’Asino Bianco dove avvistare asini grigi e asini bianchi.

Fra l’altro proprio l’asino bianco è il simbolo di quest’isola e secondo i racconti sarebbe originario di questo luogo. Si narra infatti che un antico vascello partito dall’Egitto e diretto in Francia, carico di asinelli, naufragò al largo del Golfo dell’Asinara. Alcuni degli animali che erano finiti in acqua, riuscirono a raggiungere la riva dell’isola, che divenne la loro nuova casa.

Ma c’è anche il Sentiero della Memoria: un percorso breve e adatto a tutti che consente di ammirare la chiesetta edificata dai prigionieri austroungarici, la direzione del lazzaretto, attualmente ristrutturata come sede del Parco Nazionale e gli edifici utilizzati per la quarantena delle malattie infettive.

Anche gli appassionati del diving e delle immersioni troveranno pane per i loro denti e potranno ammirare i fondali ricchi di flora e di fauna marina. Oggi, infatti, anche a bassissimi fondali, sarà facile incontrare cernie, dentici, orate, capre marine, polpi, ricciole, anemoni e stelle marine. Ma anche misteriosi relitti sui fondali.

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