Detrazione bollette luce, gas e telefono nella dichiarazione dei redditi: chi può beneficiarne e le condizioni per autonomi e imprese
Le bollette di luce, gas e telefono rappresentano una delle spese più rilevanti per famiglie e aziende, ma è importante capire come, se e in che modo è possibile ottenere un beneficio fiscale. Molti si chiedono se è possibile portare in detrazione le bollette delle utenze domestiche nella dichiarazione dei redditi.
La risposta è che, per i lavoratori dipendenti e pensionati, non è possibile usufruire di questa detrazione attraverso il modello 730, ma esistono specifiche modalità per lavoratori autonomi, professionisti e imprese, che possono beneficiare di uno sconto d’imposta. Lo sconto fiscale, che è una delle principali forme di sostegno economico per le famiglie, non si applica in questo caso, poiché le bollette non sono tra le spese che rientrano tra quelle detraibili per i dipendenti o i pensionati. Nonostante ciò, i lavoratori autonomi e i professionisti con partita IVA ordinaria possono dedurre queste spese, ma esclusivamente se l’utenza è associata a un piano business.
Questo vuol dire che, per esempio, le bollette delle utenze domestiche sottoscritte con piani residenziali non possono essere utilizzate ai fini fiscali. Inoltre, chi ha scelto il regime forfettario non potrà beneficiare della deduzione, poiché non essendo il reddito soggetto all’Irpef, le spese deducibili non sono ammesse. In particolare, le bollette di luce, gas e telefono possono essere dedotte solo per scopi professionali. Questo significa che, se un autonomo o un professionista svolge attività lavorativa da casa in modalità smart working e non ha altri immobili adibiti a luogo di lavoro nello stesso Comune, potrà portare in deduzione le spese per le utenze domestiche.
Tuttavia, in questo caso, la deduzione è consentita solo per il 50% dell’importo, in quanto l’immobile è utilizzato per scopi promiscuamente: abitativi e professionali. Un altro aspetto fondamentale riguarda le bollette sottoscritte con un piano business. Le fatture delle utenze domestiche devono essere intestate al titolare della partita IVA, altrimenti il beneficio fiscale non viene riconosciuto. Inoltre, le spese devono essere documentate tramite fattura, che dovrà riportare l’intestazione corretta per ottenere la deduzione.
Questa possibilità di detrazione può risultare vantaggiosa per i lavoratori autonomi e i professionisti che operano da casa, poiché consente di abbattere i costi relativi alle utenze, che spesso sono una delle voci più onerose del bilancio domestico e professionale. Va ricordato, però, che il piano business è cruciale per ottenere il beneficio fiscale, poiché le utenze private non possono essere dedotte. In sintesi, mentre i lavoratori dipendenti e pensionati non possono dedurre le spese per le bollette di luce e gas, i lavoratori autonomi e i professionisti con partita IVA ordinaria, che operano da casa in modalità smart working, possono portare in deduzione solo una parte di queste spese, purché siano rispettate le specifiche condizioni
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