Tante persone hanno paura di fare un esame del sangue, test apparentemente semplice e che dura pochi minuti. Ci sono però dei “trucchi” da applicare per risolvere definitivamente.
Si sottolinea spesso in Tv e non solo come sia importante fare prevenzione, mettendo in evidenza come questo sia lo strumento migliore per poter individuare ancora in fase iniziale malattie anche gravi e aumentare le possibilità di guarigione. Trincerarsi dietro la paura non è certamente l’ideale, anche se è difficile metterla da parte del tutto, non a caos si tratta di una sensazione che possono vivere anche chi è apparentemente coraggioso. Ci sono però persone che sono timorose anche quando si ritrovano a fare qualcosa che è apparentemente semplice e che dura pochissimi minuti, ma che dovremmo fare almeno una volta l’anno: l’esame del sangue.
In casi simili ci si sente terrorizzati anche solo all’idea che l’ago possa infilarsi nella pelle, per questo quando si decide di farlo ci si gira dall’altra parte, anche se poi il dolore reale dura pochissimo. Non si tratta di una situazione così inusuale, ma che può essere risolta grazie ad alcune semplici accortezze, così da potersi prendere cura della propria salute, come è giusto che sia.
L’idea di andare dal dottore piace a pochi e può creare angoscia, non sapendo bene come possa andare la visita. Si può arrivare però a provare un vero terrore quando si deve fare un’iniezione come quella prevista quando ci si deve sottoporre all’esame del sangue, nonostante possa durare pochi minuti.
Si tratta però di una paura davvero diffusa e che può riguardare persone di tutte le età, al punto tale da essere identificata con un nome ben preciso, emofobia. Il termine si riferisce al timore irrazionale e intenso del sangue, che si può manifestare provando ansia, ma in alcuni casi si può arrivare anche ad avere un attacco di panico. A questo si può affiancare anche sudorazione, nausea, vertigini e tachicardia. Secondo le ultime stime, nel mondo ci sarebbero il 3-4% di uomini e donne che soffrono di questo disturbo.
Chi avverte questo stato d’animo può arrivare addirittura a rinunciare di sottoporsi al test, cosa che non si dovrebbe però mai arrivare a fare, specie se si vuole avere la garanzia di stare bene. L’esame del sangue, infatti, è richiesto in tanti casi, non solo come check up, ma anche per capire l’origine di alcuni malesseri, oltre che come prassi prima di un intervento chirurgico.
A volte può essere innanzitutto utile parlare con medici e infermieri della propria paura, così che possano dare il giusto conforto prima di procedere. Se possibile, al momento del prelievo si dovrebbe provare a pensare a qualcosa di positivo, in modo tale da distrarre la mente, oltre a non soffermarsi su quello che fa il personale.
Non è certamente un male chiedere di utilizzare un ago più sottile e, magari, di applicare un gel anestetico sul punto interessato, utile a ridurre il dolore. Esistono casi, anche se ridotti, di pazienti che sono poi svenuti dopo un semplice prelievo, chi ha vissuto questa situazione può chiedere di restare sdraiati durante l’esame del sangue, in modo tale da prevenire il problema. Se il disagio dovesse persistere può essere utile rivolgersi a uno psicologo e iniziare una terapia specifica.
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