Tutte le informazioni sulla chiesa romanica più grande della Sardegna, dalle origini alle specificità artistiche: assolutamente da visitare.
La Sardegna è una regione da visitare tutto l’anno, non soltanto l’estate: è ormai ben noto che, nonostante i luoghi marittimi siano molto più gettonati e noti, l’isola italiana ha da offrire a tutti i suoi turisti anche diversi altri luoghi pieni di fascino, storia e arte, di cui poter godere al di là della stagione estiva. In questo patrimonio artistico-culturale rientrano anche le diverse chiese presenti sul territorio sardo, veri e propri punti di riferimento per i fedeli del posto; edifici meravigliosi, anche pieni al loro interno di un grande patrimonio artistico.

Per quanto riguarda lo stile, molto diffuso quello romanico: in pochi forse lo sanno, ma la chiesa romanica più grande della Sardegna è proprio questa, un importante luogo di culto legato alla venerazione delle reliquie dei martiri turritani davvero pieno di fascino e assolutamente da visitare.
Ma qual è la sua storia? Dove si trova? Quali sono le sue caratteristiche architettoniche e quali le sue particolarità? Ecco tutte le informazioni da sapere per preparare una visita indimenticabile.
La chiesa romanica più grande della Sardegna si trova qui: tutte le informazioni
La chiesa romanica più grande della Sardegna è la Basilica dei Santi Gavino, Proto e Gianuario, situata a Porto Torres. La basilica è stata edificata intorno alla metà dell’XI secolo e sorge lì dove c’erano due chiese molto più antiche, probabilmente risalenti al IV-V secolo circa; gli studiosi, proprio nel territorio, hanno trovato alcuni resti archeologici.

La chiesa viene menzionata per la prima volta, come riportato da Idese, nel Condaghe di San Pietro di Silki (1065); per i successivi quattro secoli (fino al 1441), la chiesa ha avuto anche il ruolo di Cattedrale. Oltre ad essere la chiesa romanica più grande della Sardegna, la Basilica dei Santi Gavino, Proto e Gianuario ha anche un’altra particolarità: è infatti l’unica, in tutta la Sardegna, a presentare una pianta con absidi contrapposte.
All’interno della Basilica, troviamo una navata centrale coperta in legno, con la presenza di colonne con capitelli marmorei e tre coppie di pilastri cruciformi; la cosa sicuramente più interessante all’interno della chiesa sono i portali, nei quali troviamo la Porta Santa (in quello meridionale) e in aggiunta il portale gemino gotico-catalano, che risale al 1492 ed è stato costruito in sostituzione ad un precedente in stile romanico.
Da sottolineare, per la sua importanza, la presenza di una cripta contenenti le reliquie di San Gavino e degli altri due martiri, Proto e Gianuario, risalente al XVII secolo in onore dei patroni dell’Arcidiocesi di Sassari.