Eredità e successione, da oggi cambia tutto: il calcolo non lo fa più l’Agenzia delle Entrate

Cambia il sistema di calcolo della dichiarazione di successione 2025 con l’autoliquidazione da parte dell’erede. Cambiano anche i termini di pagamento. Tutte le novità in vigore dal 2025.

Da gennaio 2025, non sarà più l’Agenzia delle Entrate a inviare l’avviso di pagamento al contribuente per la liquidazione delle imposte di successione. Ma, sarà responsabile l’erede che dovrà calcolare l’importo del pagamento in base ai beni ereditati e alle specifiche previste nella dichiarazione di successione.

uomo con testamento che scrive
Eredità e successione, da oggi cambia tutto: il calcolo non lo fa più l’Agenzia delle Entrate – chieseromanichesardegna.it

Nella dichiarazione di successione, è stato inserito il Quadro EF per facilitare il contribuente in questo nuovo sistema. Il cambiamento è stato introdotto dal D.L.gs. n. 130 del 2024 con la riforma delle imposte di successioni e donazione. Nel quadro EF, gli eredi dovranno indicare alcune notizie in relazione ai beni immobili ereditati (fabbricati e terreni) e anche i diritti reali immobiliari. Oltre alle imposte di successione, si dovranno calcolare anche le imposte ipotecarie e catastali, l’imposta di bollo e la tassa per i servizi catastali e ipotecari.

Eredità e successione: le novità in vigore dal 2025

Dal 2025, l’imposta di successione, a carico degli eredi, dovrà essere pagata entro novanta giorni dalla presentazione della dichiarazione. Il pagamento avviene attraverso l’autoliquidazione in base alle seguenti modalità: pagamento diretto tramite addebito diretto sul conto corrente, attraverso banche che sono convenzionate con l’Agenzia delle Entrate; tramite un intermediario o pubblico ufficiale, attraverso addebito diretto online sul conto corrente dell’intermediario o del dichiarante; tramite pagamento tramite F24 disponibile online nel caso la dichiarazione è presentata direttamente allo sportello dell’Agenzia delle Entrate.

mano con testamento
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Inoltre, il pagamento dell’imposta di successione se supera i mille euro, si può rateizzare. Per dividere l’importo in rate, è necessario versare un acconto di circa il 20% dell’imposta totale. Le rate successive alla prima, devono essere distribuite nel modo seguente: fino a ventimila euro, si possono scegliere otto rate trimestrali, oppure si può optare per importi superiori a ventimila euro in dodici rate trimestrali.

Infine, se il pagamento è contestuale alla presentazione della dichiarazione, non bisogna specificare la rateizzazione. Se, invece, è effettuato in momento successivo all’invio, bisognerà indicare il numero delle rate.

Il pagamento dell’imposta di successione ha una scadenza di novanta giorni dalla presentazione della dichiarazione di successione. Nel caso la dichiarazione sia presentata in modo tardivo, ma sempre rispettando la scadenza dei novanta giorni, il pagamento si potrà effettuare sempre nel fattore temporale di novanta giorni. Nel modello dichiarativo, nel quadro EF18ter, bisognerà indicare il numero 1 se il pagamento è posticipato, il numero 2 sei il pagamento è effettuato lo stesso giorno dell’invio della dichiarazione.

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