I classici fornelli a gas presenti nella maggior parte delle case degli italiani rappresentano un pericolo da non sottovalutare.
L’Italia è tra le nazioni maggiormente a rischio, la pericolosità dei fornelli a gas deve essere resa nota condividendo i risultati allarmanti di un recente studio. L’esposizione continua al gas non fa bene alla salute.

Un team di ricercatore della Facoltà di Scienze della Salute dell’Università Jaume di Valencia ha scoperto che le emissioni rilasciate dai fornelli a gas riducono le aspettative di vita di 12.706 italiani ogni anno. Un numero ben più alto rispetto quello di altre nazioni europee. L’indagine ha esaminato l’inquinamento nelle abitazioni legato proprio ai fornelli a gas. I fumi emessi superano in molti casi il limite previsto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in relazione alle emissioni di biossido di azoto.
Questo gas se inalato in grandi quantità può scatenare asma, infiammazioni croniche alle vie respiratorie e broncocostrizioni. Il pericolo è maggiore se si cucina senza aprire le finestre e per tante ore di seguito. Si crea un vero e proprio inquinamento domestico che raggiunge livelli ancora più alti se l’impianto è datato perché emissioni di gas potrebbero avvenire anche con il fornello spento.
Gli inquietanti risultati della ricerca
Un dato impressionante riguarda la stima delle morti premature dovute all’inquinamento da biossido di azoto prodotto dai fornelli a gas. Circa 40 mila, un numero pari a quello calcolato per le emissioni di mezzi pesanti e delle auto. Oltre l’Italia i Paesi più a rischio sono Francia, Romania, Polonia e Regno Unito ossia quelli che maggiormente usano il gas per cucinare. La spinta dell’EPHA è verso sistemi di cottura più puliti come l’induzione.

Il piano di cottura a induzione rende la cucina più sostenibile. Consente di cuocere i cibi con il calore generato dall’energia elettrica e non dal gas. Oltre al risparmio energetico garantisce un ambiente meno inquinato e dunque benefici per la salute delle persone. Meglio ancora se l’energia viene prodotta da fonti rinnovabili. In generale cucinare con un piano ad induzione riduce le emissioni di C02 con un risparmio di circa 245 chili di C02 rispetto ad un tradizionale fornello a gas.
Parliamo dell’equivalente della quantità assorbita da tredici alberi. Anche il rendimento dell’induzione è maggiore, arriva al 90% contro il 45% dei fornelli a gas, e i tempi di cottura sono più celeri. Tra i vantaggi dell’induzione anche una più facile pulizia e il fatto che non si scalda se non c’è una pentola sopra e non ci sono fiamme. Insomma, da valutare l’acquisto di un piano ad induzione per sostituire i fornelli a gas per tutti i motivi che abbiamo elencato.