Italiani nel panico, una delle banche più famose e conosciute sta vivendo una fortissima crisi: i nostri risparmi non sono più al sicuro.
Talvolta le nostre nonne, in preda allo sconforto, ripetono ancora che sarebbe meglio tenere i risparmi sotto al materasso invece di depositarli in banca. Avranno forse ragione loro? Verrebbe da pensare che tutti i torti, in fondo in fondo, non li abbiano visto quello che sta succedendo a diversi istituti di credito.
I fallimenti delle banche, purtroppo, non sono così inusuali come per anni abbiamo creduto e noi clienti siamo tutelati solo fino ad una certa somma che corrisponde a 100.000 euro: se qualcuno però in una banca avesse depositati 1 milione di euro e quella banca fallisse, perderebbe la bellezza di 900 mila euro. Un’intera vita di lavoro e sacrifici insomma.
Al giorno d’oggi tutti abbiamo un conto corrente in quanto senza è diventato praticamente impossibile vivere. Lo stipendio e la pensione vengono accreditati sul conto, le bollette delle utenze si pagano attraverso il Rid che si “aggancia” al conto, se chiediamo un finanziamento dobbiamo avere un conto e via dicendo.
Una banca molto conosciuta e piuttosto diffusa sul territorio sta vivendo una fortissima crisi e i risparmi di milioni di persone, in questo al momento, sono a rischio: milioni di cittadini rischiano di trovarsi nei guai da un giorno all’altro se non si agisce tempestivamente.
Siamo soliti confidare nella solidità delle banche. Possiamo fallire noi, possono fallire le nostre aziende ma una banca non può fallire, no? E, invece, purtroppo, sono sempre di più gli istituti di crediti messi in ginocchio dalla crisi. L’ultima banca a rischio è un istituto molto conosciuto.
Nel momento in cui accendere un mutuo sembra essere diventato quasi impossibile, questo è il primo lampante segnale che anche le banche non se la passano benissimo in quanto non possono permettersi di rischiare che una persona non restituisca un prestito di anche solo 200.000 euro: cifra per noi importante ma che per una banca non dovrebbe esserlo poi molto.
L’inflazione e l’aumento dei tassi d’interessi degli ultimi anni, hanno messo in crisi non soltanto noi privati ma anche gli istituti di credito. In passato abbiamo assistito alla crisi di diverse banche molte delle quali, purtroppo, non sono riuscite a trovare una soluzione e hanno dovuto accettare di essere inglobate da gruppi più grandi.
Dopo la Banca Popolare di Bari, entrata in crisi nel 2019, un altro istituto è stato sottoposto a procedure di amministrazione da parte della Banca d’Italia. Si tratta della Banca Popolare Valconca che è stata travolta da una crisi di dimensioni importanti e per mesi i risparmiatori hanno temuto il peggio.
La Banca attualmente è ancora presente sul territorio con l’insegna BPV ma è stata inglobata da Cherry Bank, gruppo specializzato in servizi di supporto alle imprese. Si è tutto risolto? Sembrerebbe di sì ma i clienti sono stati messi a dura prova e hanno vissuto con il terrore di vedere andare in fumo i loro risparmi.
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