La magia in Sardegna è anche nel cibo: ecco le specialità e le tradizioni dell’isola legate al mondo sovrannaturale.
L’isola mediterranea è da sempre al centro di miti, storie, tradizioni millenarie tramandate da generazione in generazione dalla popolazione del luogo. Territorio dalla bellezza ancora selvaggia, la Sardegna conquista ancora oggi con le sue spiagge mozzafiato, i luoghi bucolici e le specialità genuine.

La vasta gamma di prodotti sardi, realizzati ancora oggi secondo le tecniche di produzione del territorio, non smette di stupire i palati di ogni età e nazionalità. Dalle specialità casearie, alle carni allevate e prodotte nel territorio dell’isola, fino alla pasticceria, il cibo della Sardegna è strettamente legato alla sua tradizione e alle storie che caratterizzano il luogo.
Tra queste, spicca senza dubbio un legame tra l’isola mediterranea e le numerose leggende sovrannaturali tramandate nel corso dei secoli. Secondo la popolazione locale, alcune specialità sarde presenterebbero delle peculiarità magiche, ancora oggi perseguite dalle popolazioni più rurali dell’isola.
Sardegna e magia: il cibo dell’isola e le tradizioni sovrannaturali
In qualsiasi momento dell’anno, la tavola delle famiglie sarde è spesso intrinsecamente legata alle tradizioni del suo popolo, ai miti e alla saggezza tramandata dalle personalità più anziane del luogo. In Sardegna ogni celebrazione, ad esempio, rappresenta il momento ideale per consumare carne di maiale arrosto.

Quest’ultima, simbolo di gioia e di benessere, rappresenta un elemento di buon auspicio, soprattutto se condiviso con altri commensali. La consumazione di carne di maiale, difatti, risulta essere strettamente legata con alcune delle credenze sovrannaturali più conosciute, quali l’augurio di una buona fortuna economica e di buona salute.
L’accostamento tra fave e lardo, invece, rappresenta uno dei piatti tipici da consumare durante il periodo di Carnevale. Si tratta di una tradizione ben radicata nell’isola, ideale per festeggiare l’arrivo dei mesi primaverili con una pietanza ricca e di buon auspicio. Nel caso in cui si partecipi ad un banchetto sardo, invece, è buon norma maneggiare il pane sulla tavola con estrema cura. Questo cibo, alla base dell’alimentazione sarda, è strettamente legato alla cultura religiosa del Paese.
Quando si taglia la prima fetta di pane, difatti, è bene evitare di tagliarla dalla parte dove è stata staccata la pasta, ovvero il lato meno cotto. Anche il formaggio deve essere trattato con estremo riguardo: quest’ultimo dovrà essere tagliato a fette regolari, non molto grosse, partendo sempre dal centro della forma. Questo gesto è da sempre associato ad un segno di buona fortuna per la famiglia attorniata alla tavola.