Il Sentiero dei Banditi: il cammino adatto a tutti nel polmone verde della Sardegna

Il Sentiero dei Banditi è un cammino nel verde della Sardegna, tra boschi e panorami mozzafiato. Puoi metterti in cammino anche se non sei tanto allenato per vivere questa esperienza fra storia e natura.

Il Sentiero dei Banditi si estende nel polmone verde della Sardegna in un bosco di lecci in cui dominano il giallo, il bianco, il viola della vegetazione. Si può partire dal territorio di Cuglieri ma tante sono le altre vie di accesso.

Bosco con alberi e sentiero
Il Sentiero dei Banditi: il cammino adatto a tutti nel polmone verde della Sardegna – chieseromanichesardegna.it

Questi posti erano abitati dai banditi, ed ecco perché questo nome. Uomini su cui si tramandano storie e che vivevano qui quando erano ancora posti deserti. Il percorso è adatto a tutti ma richiede un po’ di allenamento perché è di difficoltà media.

Come percorrere il Sentiero dei Banditi e cosa vedere

Il sentiero dei banditi è un percorso da compiere nella natura e nella storia del territorio di Scano di Montiferro, nel cuore della Sardegna. Durante questo cammino si scopriranno gli antichi segreti, tramandati oralmente, dei banditi scanesi.

Sentiero nel bosco con alberi
Come percorrere il Sentiero dei Banditi e cosa vedere – chieseromanichesardegna.it

Infatti, oltre ad ammirare la vegetazione del posto, tra foreste e paesaggi mozzafiato, chi farà il cammino, magari con una guida, potrà anche ascoltare i racconti su alcuni briganti che qui vissero. La prima tappa del percorso può essere la vedetta di Sa Pattada con una splendida vista sul basso. Si può scendere con delle corde fisse su un ripido sentiero tra i lecci per raggiungere un altro punto panoramico.

Poi, prendere il sentiero in direzione Leari dove si incontrerà “Sa Rocca Traessa”, un dicco formatosi 3 milioni di anni fa quando il magma riempì le fessure di queste rocce e poi erodendosi ne son venuti fuori muri di xenolite. In alcuni tratti questi dicchi sono stati usati per la costruzione di anniles (recinto per agnelli) e igriles (recinto per vitelli).

Non mancano anche delle piccole costruzioni (pinnettas) che in questa zona si distinguono da quelle tipiche del Supramonte in quanto sono costruite totalmente di pietra. Questo è dovuto proprio alla caratteristica roccia del Montiferru, la fonolite, che si stratifica consentendo la cavatura di lastre piatte e perfettamente sovrapponibili.

Poi si incontrerà anche il Nuraghe Leari, attualmente in stato di abbandono. Infine, riprendere la via del ritorno seguendo il sentiero del bosco con i suoi muschi, rocce, querce, lecci, arbusti e colori.

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