In pensione a 60 anni: ecco come puoi anticipare l’uscita dal lavoro sfruttando una di queste due misure
Andare in pensione a 60 anni nel 2026 è un obiettivo ambito da molti lavoratori italiani, ma la normativa attuale prevede regole piuttosto stringenti per l’uscita anticipata dal mondo del lavoro. Oggi, infatti, la pensione di vecchiaia richiede un’età minima di 67 anni e almeno 20 anni di contributi versati.

Nonostante ciò, esistono delle alternative che permettono di smettere di lavorare prima, a condizione di soddisfare determinati requisiti. Una delle principali opzioni per andare in pensione anticipata è proprio la pensione anticipata, che può essere ottenuta indipendentemente dall’età anagrafica, ma richiede un periodo minimo di contributi. Per gli uomini, il requisito è di 42 anni e 10 mesi di contributi versati, mentre per le donne è di 41 anni e 10 mesi.
Questo significa che chi nel 2026 avrà maturato 36 anni di contributi dovrà continuare a lavorare ancora almeno 6 anni prima di poter accedere alla pensione anticipata. Un’altra opportunità è rappresentata dalla cosiddetta “Quota 41”, una misura pensata per i lavoratori precoci, ossia coloro che hanno iniziato a versare contributi prima dei 19 anni di età, accumulando almeno 12 mesi di contributi prima di questa soglia.
Requisiti e opzioni disponibili per accedere alla pensione a 60 anni
Tuttavia, per poter accedere alla pensione con Quota 41, non basta aver versato i contributi richiesti. È infatti necessario appartenere a una delle categorie tutelate, come i disoccupati senza Naspi da almeno tre mesi, invalidi con almeno il 74% di invalidità, caregiver di un familiare con grave disabilità o lavoratori che svolgono mansioni usuranti.

Se una persona nel 2026 avrà 36 anni di contributi e non rientra in queste categorie, non avrà diritto ad andare in pensione a 60 anni e dovrà aspettare di maturare i 42 anni e 10 mesi di contributi (o 41 anni e 10 mesi per le donne) per accedere alla pensione anticipata. Le regole previdenziali italiane, però, potrebbero subire modifiche con le future leggi di Bilancio, quindi è sempre fondamentale rimanere aggiornati riguardo eventuali cambiamenti legislativi che potrebbero influenzare le possibilità di pensionamento anticipato.
Al momento, le opportunità di andare in pensione a 60 anni nel 2026 sono molto limitate e riservate a una ristretta cerchia di lavoratori che soddisfano specifici requisiti. Un passo fondamentale per pianificare il pensionamento, quindi, è quello di controllare regolarmente l’estratto conto contributivo, così da avere una visione chiara della propria situazione previdenziale e delle tempistiche per l’uscita dal mondo del lavoro. Per chi desidera smettere di lavorare prima, è importante valutare attentamente tutte le opzioni disponibili, tenendo conto delle possibili riforme future e delle scelte più adatte al proprio percorso professionale.