Per alcuni beneficiari dell’Assegno di Inclusione, nel 2025 è previsto uno stop del pagamento del sussidio: in quali casi ed il motivo.
Nei prossimi giorni, prenderanno il via i pagamenti di marzo dell’Assegno di Inclusione. Come di consueto, l’erogazione avverrà in due tranche e le date si baseranno sulla presentazione della domanda da parte dei beneficiari.

In particolare, intorno al 18 del mese riceveranno gli importi i richiedenti che hanno presentato domanda durante il mese scorso e attendono la prima mensilità del contributo, mentre il 27 marzo arriveranno gli accrediti per chi ha già percepito almeno una mensilità. Nei prossimi mesi dell’anno, come confermato da una circolare pubblicata dall’Inps, alcune famiglie non riceveranno l’Assegno di Inclusione.
Assegno di Inclusione, alcune famiglie non percepiranno 12 mensilità nel 2025
Dal 1° gennaio 2025 sono entrate in vigore le nuove disposizioni relative all’Assegno di Inclusione, il sostegno economico che ha sostituito il vecchio Reddito di Cittadinanza. Le modifiche hanno riguardato le soglie Isee, previste per l’accesso al contributo, che sono state innalzate per cercare di ampliare la platea dei beneficiari.

I limiti Isee per richiedere l’Assegno di Inclusione sono saliti da 6mila a 6.500 euro e da 7.560 a 8.190 euro per i nuclei composti da tutti membri over 67 o con disabilità grave. Inoltre, per chi risiede in affitto è stata innalzata la soglia di reddito familiare, salita a 10.140 euro, e l’integrazione al sussidio passata da 3.360 a 3.640 euro e da 1.800 a 1.950 euro per le famiglie con tutti membri over 67 o con disabilità grave.
Il contributo, come precisato dall’Inps nella circolare numero 105 del 2023, è erogato per 18 mensilità consecutive e, dopo il primo periodo di fruizione, è possibile richiedere il rinnovo per 12 mesi, ma sempre se si è in possesso dei requisiti previsti. Non sono previsti limiti di rinnovo, ma tra un periodo di percezione e l’altro è necessario rispettare almeno un mese di sospensione della misura. Per questa ragione, alcune famiglie riceveranno durante il 2025 solo 11 mensilità e non 12. In particolare, facciamo riferimento ai nuclei familiari che hanno ricevuto il primo accredito al massimo entro giugno dello scorso anno.
Per fare un esempio, chi ha presentato domanda a gennaio 2024 ed ha ricevuto la prima mensilità a febbraio, il primo periodo di fruizione terminerà a luglio di quest’anno. Essendo ancora in possesso dei requisiti potrà essere chiesto il rinnovo, presentando domanda ad agosto ed il primo pagamento avverrà a settembre 2025, ma la durata di fruizione scenderà a 12 mesi, con ultimo pagamento previsto ad agosto 2026.
Le famiglie che, invece, hanno iniziato a percepire l’Assegno di Inclusione da luglio 2024 riceveranno durante l’anno in corso 12 mensilità. Il mese di stop prima del rinnovo slitta al 2026.