La “Sa Pasca Manna” fra religione e fede: ecco come vivono questo periodo in Sardegna

La “Sa Pasca Manna” è la cerimonia della Santa Pasqua in Sardegna: ora fervono già i preparativi per tutti i riti in calendario.

Il periodo pasquale è molto sentito in Sardegna e a Cagliari la Santa Pasqua si festeggia con la cerimonia di origine spagnola della “Sa Pasca Manna”, che prevede che le strade del centro storico vengano allestite a festa per poter ospitare processioni, riti e momenti solenni come la Passione di Cristo e la Morte di Gesù.

Vista dall'alto di Cagliari
La “Sa Pasca Manna” fra religione e fede: ecco come vivono questo periodo in Sardegna – chieseromanichesardegna.it

Sono coinvolti quattro quartieri storici di Cagliari (Castello, Stampace, Marina e Villanova) con le loro chiese. I riti sono molto antichi e risalgono al Seicento, quindi per tutti i cagliaritani ma anche per chi giunge dal resto della Sardegna o per i turisti, è molto emozionante vedere come si torni quasi indietro nel tempo nel rispetto delle tradizioni.

Come si festeggia la “Sa Pasca Manna” a Cagliari

Le celebrazioni della Pasqua hanno inizio il venerdì precedente la Domenica delle Palme. Si tratta del Venerdì della Passione di Cristo, quando ha luogo la Processione dei Santi Misteri (Is Misterius). Si parte da piazza San Giacomo, dove si trova l’Oratorio del SS. Crocifisso con le sue 7 statue dei Misteri del XVIII secolo. Le statue vengono portate in processione in 7 diverse chiese cagliaritane.

Donne vestite di nero e con velo che sfilano in processione
Come si festeggia la “Sa Pasca Manna” a Cagliari (ansafoto) – chieseromanichesardegna.it

Poi, la Domenica delle Palme si passa alla chiesa di San Giovanni dove si provvede alla rimozione del simulacro di Gesù crocifisso dalla cappella. Il Martedì Santo si tiene invece la Processione dei Misteri di Stampace mentre il Mercoledì c’è il rito della vestizione della Madonna. Il Giovedì Santo, ancora, si procede con il rito delle 7 chiese.

Dalla Chiesa di S. Efisio parte la processione del Santo con il pennacchio nero del lutto, che entra nelle 7 chiese. II Venerdì Santo c’è la Passione di Cristo: dalla chiesa di San Giovanni comincia la processione con la statua di Gesù Crocifisso. Ci sono anche la statua della Madonna Addolorata, con il petto trafitto dalla spada dei sette dolori, accompagnata da due bambini che simboleggiano San Giovanni e Maria Maddalena. La processione è carica di significato.

Aprono infatti il corteo due stendardi del XVIII secolo con i simboli della passione: il gallo, i chiodi, la spada, oltre al mantello e ai dadi dei soldati romani. La statua del Cristo farà ritorno nella chiesa di San Giovanni nel giorno del Sabato Santo, entro le 17. Proprio il Sabato Santo c’è un altro evento centrale: il rito de “Su Scravamentu”, la deposizione dalla croce del Cristo morto che viene disteso su un letto con veli e pizzi, e poi verrà accompagnato nel viaggio di ritorno in Chiesa nel pomeriggio.

Infine, la Domenica di Pasqua c’è il “S’Incontru”, l’incontro tra la statua del Cristo Risorto e quella della Madonna: entrambi vestiti a festa. È il giorno della Resurrezione e in Via Garibaldi i due simulacri si incontrano e si fanno 3 inchini e poi continuano verso la Chiesa.

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