Cagliari custodisce un segreto che, a sua volta, cela un racconto mozzafiato: adesso tutti lo sanno.
Una metropoli e le sue meraviglie. I ritmi frenetici di una città ma anche la lentezza affinché si contemplino bellezze storico-artistiche, monumentali. Cagliari è la perfetta combinazione di questi due aspetti. Inoltre è affascinante per tutti i turisti, in quanto portatrice di una storia davvero unica.

Finora confinata tra le mura cittadine, il mistero che l’avvolge si è completamente dissipato. Ormai chiunque ne è venuto a conoscenza. Questo non vuol dire abbia perso il suo charme, anzi, ogni volta è sempre una grande scoperta perché si colgono sfumature inedite.
Gli autoctoni sanno: la donna proveniente dal mare è proprio lei. Mille peripezie e un solo desiderio, una narrazione che suscita diversi stati d’animo, dallo stupore alla curiosità. Finalmente quel senso di pace tanto desiderato, ma non è stato per nulla facile raggiungerlo.
Cagliari, le acque l’hanno trascinata fino a qui: chi è la Signora del mistero
Una profezia che, presto, si sarebbe avverata. Basterebbe solo questo per richiamare l’attenzione. Lo si è predetto: qualcuno, dal mare, avrebbe fatto capolino. Conquista, crea incognita, poi si svela. Costituisce simbolo di Cagliari e, probabilmente, diverrà un pezzo dei nostri cuori.

Ma si cominci dal principio. C’era una volta una comunità di religiosi, fondata dal mercedario Fra Carlo Catalano, residente sul colle di Bonaria. La loro dimora e, soprattutto, casa di Dio tale per cui divenne meta di molti pellegrini affinché pregassero o domandassero aiuto.
Un giorno, Padre Carlo ricevette un gruppo di erranti genovesi. Alla richiesta di precisi consigli per risolvere particolari situazioni, rispose dicendo che una Signora sarebbe giunta fino a lì, in cima alla collina. Parole enigmatiche tali da avere seguito. Difatti, poco dopo, nel 1370, si rinvenne una cassa portata dal mare.
Ancor prima una nave, forse dalla Spagna, fu colta da una terribile tempesta. Dunque bisognava alleggerirne il carico perché l’imbarcazione potesse essere più gestibile in quel frangente. Quindi il comandante ordinò di gettare tutto in mare tra cui anche uno scrigno. Da questo istante la bufera cessò.
Improvvisamente, sospinta da forze misteriose, la nave stessa seguì questo baule trascinato dalla corrente. Quest’ultimo, dopo un po’ di tempo, approdò ai piedi della collina di Bonaria. Tutti accorsero sulla spiaggia e, mossi dalla curiosità, tentarono di aprirlo per svelarne il contenuto. Nessuno ci riuscì, troppo pesante.
A un certo punto si sollevò la voce di un bambino implorando di chiamare subito i frati della Mercede. Pronti a recarsi sul posto, alzarono la cassa e la portarono nella loro Chiesa. Una volta aperta, rimasero sbalorditi: una statua di Madonna con il Bambino in braccio, da una parte, dall’altra una candela accesa.
La profezia si avverò, quindi: la Signora dal mare scelse così la sua casa. Questa è la storia del Simulacro di Maria Vergine, oggi appartenente alla Basilica di Nostra Signora di Bonaria a Cagliari. Il luogo di massima devozione più importante di tutta l’Isola, magari anche d’Italia.