La storia della Diocesi di Ales-Terralba, dalle origini ai giorni nostri: ecco com’era organizzata.
Su tutto il territorio sardo, come detto più volte, sono presenti delle chiese dall’alto valore storico e artistico, ma allo stesso tempo (ovviamente) anche religioso. Per chi non lo sapesse, in termini relativi alla religione cristiana, l’isola sarda rappresenta la Regione ecclesiastica Sardegna, divisa in tre grandi macro-aree (le Arcidiocesi di Cagliari, Sassari e Oristano), a loro volta organizzate in diocesi.
Come vi abbiamo già descritto in un precedente articolo (QUI per recuperarlo) l’Arcidiocesi di Oristano ha un’organizzazione davvero particolare: è infatti strutturata su un vicariato urbano (Oristano) e 8 foranie (Busachi, Cabras, Ghilarza, Isili, Laconi, Milis, Santa Giusta e Sorgono), mentre ha al suo interno una sola diocesi, quella di Ales-Terralba.
Senza dubbio, oltre che unica, la diocesi di Ales-Terralba è davvero particolare: ma qual è la storia di questa importante istituzione nella Regione ecclesiastica Sardegna? Ecco com’era organizzata e come le cose sono cambiate nel corso dei secoli.
La storia della diocesi di Ales-Terralba (come si legge anche sul sito ufficiale) inizia nel XVI secolo, quando vengono unite le storiche diocesi medievali di Ales-Usellus e Terralba proprio ad inizio Cinquecento, da Papa Giulio II. Incerta è la nascita ufficiale dell’antica diocesi di Ales-Usellus, ma da fonti scritte sembra che la sua esistenza possa essere ricondotta già alla fine del VI secolo; sicuramente, è stata eretta (o appunto, ricostituita) nell’ XI secolo, sotto il pontificato di Papa Alessandro II.
Allo stesso modo, nell’ambito di questa riorganizzazione ecclesiastica sotto Papa Alessandro II, fu eretta anche la diocesi di Terralba, originariamente corrispondente al territorio delle curatorie di Bonurzoli e di Parte Montis (o Montangia), fino al mare e al confine con la diocesi di Iglesias. Con l’unione del 1503 aeque principaliter le due diocesi furono unite e la sede vescovile fu stabilita ad Ales, tutt’oggi confermata e nella quale è presente la Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo.
Dal XVI secolo ad oggi, le due diocesi camminano insieme, arrivando ancora nella nostra contemporaneità a rappresentare un’istituzione ecclesiastica importantissima per tutta la Sardegna. A guidarla, nel corso dei secoli, delle figure davvero di spicco, che hanno contribuito in un modo o nell’altro alla sua evoluzione: oggi è retta dal vescovo Roberto Carboni, nonché dall’Ordine dei frati minori conventuali.
La figura dell’arcivescovo Roberto Carboni è centrale nei recenti sviluppi riguardanti la diocesi di Ales-Terralba; dopo esserne stato alla guida nel 2016, è stato poi nominato direttamente da Papa Francesco Arcivescovo Metropolita di Oristano, lasciandolo Amministratore Apostolico di Ales-Terralba. Solamente qualche anno fa, nel 2021, il Santo Padre nomina nuovamente l’arcivescovo Roberto Carboni vescovo di Ales-Terralba, unendo in persona Episcopi l’Arcidiocesi di Oristano e la Diocesi di Ales-Terralba, per un nuovo storico inizio.
Stai cercando un dolce perfetto per il tuo pranzo di Pasqua? Queste specialità sarde sono…
Santa Maria Bambina si festeggia in tutta la Sardegna: ed ecco cosa prevedono le celebrazioni…
Aurora Ramazzotti si abbandona ad uno sfogo toccante sui social media: "Sono fiera delle mie…
Tradimento, le anticipazioni rivelano che nei prossimi episodi ci sarà un evento drammatico: Tolga si…
Invece che andare ogni mese dal parrucchiere a tingere i capelli, si possono colorare con…
La Sardegna è ricchissima di chiese da visitare, ma queste tre ex-cattedrali sembrano essere veramente…