L’Ardia di San Costantino è una sagra famosissima in Sardegna ma ecco cosa la rende così particolare

L’Ardia di San Costantino è una sagra molto famosa ed importante della Sardegna: ecco quando si festeggia e come si svolge.

La Sardegna è una terra che tutti conosciamo per le sue spiagge e il suo mare limpido in cui tuffarsi in estate. Di questa regione sono noti anche tanti piatti tradizionali che fanno venire l’acquolina in bocca. I più avventurosi e gli amanti del trekking, invece, sapranno anche che in Sardegna si possono intraprendere dei cammini spettacolari per entrare in contatto con la natura.

Tamburi, cappello rosso e piuma bianca
L’Ardia di San Costantino è una sagra famosissima in Sardegna ma ecco cosa la rende così particolare – chieseromanichesardegna.it

Ma in Sardegna c’è tanto altro: tradizioni, feste religiose, sagre, eventi, che si tramandano da anni (a volte anche da secoli). Per un turista che approda in questa terra, sarà davvero un’esperienza unica assistere e partecipare ad una di queste manifestazioni. Per esempio, fra le più iconiche c’è la sagra “Ardia di San Costantino”. Ma è perché è imperdibile?

Tutto sulla sagra dell’Ardia di San Costantino: perché non puoi perdertela

La sera del 6 luglio e il giorno successivo, si svolge una delle sagre più importanti della Sardegna, l’Ardia di San Costantino. La location è l’omonimo Santuario che si trova a poca distanza da Sedilo. L’Ardia non è altro che una corsa rituale a cavallo che si tiene in onore del Santo Costantino.

Persone che ammirano corsa equestre in uno spazio aperto di campagna
Tutto sulla sagra dell’Ardia di San Costantino: perché non puoi perdertela (Instagram @sedilosancostantino) – chieseromanichesardegna.it

Costantino favorì la diffusione del Cristianesimo, non è stato canonizzato dalla Chiesa cattolica, mentre quella ortodossa e il rito orientale lo venerano come santo. Anche in Sardegna è così e lo invocano come Santu Antine / Santu Antinu. Quindi questa corsa equestre è proprio dedicata a lui.

La messa in scena rievoca la battaglia dell’anno 312 in cui Costantino, vincendo al Ponte Milvio contro il pagano Massenzio, poté proclamarsi imperatore cristiano. Nell’Ardia, le forze cristiane, rappresentate dalle tre pandhelas (stendardi) e dalle relative scorte (iscortas), devono difendersi da quelle pagane, ossia da tutti gli altri cavalieri.

“Ardia”, infatti, deriva dal verbo bardare e vuol dire proteggere, mantenere al sicuro. Il capo-corsa, che è detto pandhela mazore, nomina la seconda e la terza pandhela, suoi collaboratori, e questi si creeranno ciascuno una scorta che con lancia e stendardi dovrà difendere la prima postazione delle tre pandhelas, impedendo che nessuno le superi.

Infatti è importante che questo non accada altrimenti si verificherebbe un cambio nel corso della storia e Massenzio vincerebbe. Si tratta di una rievocazione rituale, che, tuttavia, non è priva di rischi e richiede abilità e coraggio. Infatti tutti coloro che vi partecipano sono pronti a tutto ciò che può succedere. L’itinerario prevede sette giri attorno al santuario di Santu Antinu, all’interno di Sa corte, il recinto che circoscrive l’area sacra.

Il percorso è reso ancora più difficoltoso per via della polvere che sollevano gli zoccoli dei cavalli e dall caldo cocente di luglio. Anche se non c’è un premio finale, tutti i fedeli e i partecipanti alla gara, sanno che è un onore venerare così Santu Antinu.

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