L’Itinerario dei Re è un affascinante percorso storico e culturale che si snoda attraverso la Sardegna settentrionale, collegando alcune delle più significative chiese romaniche dell’isola. Questo itinerario prende il nome dall’importanza storica che ebbero la Basilica di San Gavino a Porto Torres e la Chiesa di Santa Maria del Regno ad Ardara, entrambe strettamente legate alle vicende dei sovrani sardi durante il periodo giudicale.
Durante il Medioevo, la Sardegna era suddivisa in quattro regni autonomi, noti come Giudicati: Torres, Arborea, Cagliari e Gallura. Il Giudicato di Torres, o di Logudoro, occupava la parte nord-occidentale dell’isola e aveva come centri principali Porto Torres e Ardara. In questo contesto, i sovrani locali promossero la costruzione di numerose chiese in stile romanico, simboli del loro potere e della loro devozione religiosa.
L’Itinerario dei Re ripercorre le vie percorse dai giudici (sovrani) di Torres, collegando i luoghi di culto più rappresentativi del loro regno. Questo percorso non solo offre una panoramica sull’architettura religiosa medievale, ma permette anche di immergersi nella storia politica e culturale della Sardegna dell’epoca.
Basilica di San Gavino – Porto Torres
Situata a Porto Torres, la Basilica di San Gavino è una delle chiese romaniche più antiche e grandi della Sardegna. Costruita tra l’XI e il XII secolo, è dedicata ai martiri Gavino, Proto e Gianuario. La sua particolarità risiede nella pianta a doppia abside e nell’uso di materiali di spoglio provenienti da edifici romani. All’interno, la cripta ospita le reliquie dei santi a cui è dedicata.
Chiesa di Nostra Signora di Tergu – Tergu
Edificata nel XII secolo, questa chiesa è un esempio significativo di architettura romanica in Sardegna. La facciata in pietra calcarea e trachite rossa presenta decorazioni scolpite di grande raffinatezza. Un tempo annessa a un monastero benedettino, la chiesa conserva ancora oggi un fascino particolare, immersa nella tranquillità della campagna circostante.
Chiesa di San Pietro di Sorres – Borutta
Situata su una collina che domina il territorio circostante, la Chiesa di San Pietro di Sorres risale al XII secolo ed è oggi sede di un monastero benedettino. La struttura in pietra calcarea e basalto crea un suggestivo effetto bicromo. L’interno, a tre navate, è caratterizzato da un’atmosfera di raccoglimento e spiritualità.
Chiesa di Santa Maria del Regno – Ardara
Costruita nel XII secolo, questa chiesa era la cappella palatina dei giudici di Torres. La facciata in pietra scura è impreziosita da un rosone centrale e da archetti pensili. All’interno, si trova un maestoso retablo ligneo del XVI secolo, uno dei più grandi della Sardegna, che rappresenta scene della vita di Cristo e della Vergine.
L’Itinerario dei Re non è solo un percorso turistico, ma rappresenta un viaggio nel tempo alla scoperta delle radici storiche e culturali della Sardegna. Attraverso la visita a queste chiese, è possibile comprendere l’evoluzione dell’architettura romanica nell’isola, influenzata dalle correnti artistiche provenienti dalla penisola italiana e oltre.
Inoltre, l’itinerario offre l’opportunità di esplorare paesaggi suggestivi, tra colline, vallate e borghi storici, permettendo al visitatore di immergersi nella bellezza naturale e nella tranquillità che caratterizzano questa parte della Sardegna.
Per chi desidera intraprendere l’Itinerario dei Re, è consigliabile dedicare almeno due o tre giorni, in modo da poter visitare con calma ciascuna chiesa e apprezzare le peculiarità di ogni sito. Molte delle chiese sono aperte al pubblico, ma è sempre opportuno informarsi sugli orari di apertura e sulle eventuali visite guidate disponibili.
L’itinerario è percorribile in auto, seguendo le strade provinciali che collegano Porto Torres, Tergu, Borutta e Ardara. Lungo il percorso, si incontrano anche altri luoghi di interesse storico e culturale, come il Castello di Burgos o il Monte Santo, che meritano una visita.
Intraprendere l’Itinerario dei Re significa immergersi in una Sardegna meno conosciuta, lontana dalle rotte turistiche più battute, ma ricca di storia, arte e spiritualità. Un viaggio che arricchisce lo spirito e offre prospettive inedite su un’isola dalle mille sfaccettature.
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