Lo spettacolo della chiesa campestre di Siligo

La meravigliosa chiesa campestre di Siligo offre un’esperienza unica a tutti i visitatori: i dettagli di un luogo di culto davvero suggestivo.

Da Nord a Sud, la Sardegna offre tantissimi spettacoli naturali e anche molti luoghi culturali da visitare, per un patrimonio artistico davvero incredibile. Fra le tante chiese presenti sul territorio sardo, a prescindere da cattedrali e basiliche, c’è n’è una davvero particolare per la sua costituzione.

esterno della chiesa santa maria di bubalis
Lo spettacolo della chiesa campestre di Siligo (credits: screenshot YouTube @diversamentesardi) – chieseromanichesardegna.it

La struttura in questione si trova a Siligo, un comune in provincia di Sassari situato nell’antica regione del Meilogu; il comune vanta circa 700 abitanti e racchiude in sé la storia dell’isola, catapultando i visitatori in un’atmosfera fascinosa oltre ogni limite del tempo.

Proprio qui, ai piedi del Monte Santo e non troppo distante dalla “Funtana de Pùbulos”, troviamo Nostra Signora di Mesumundu, nota anche col nome di Santa Maria di Bubalis: ecco tutte le info su questo speciale luogo di culto, è tra i più antichi di tutta la Sardegna.

La chiesa di Santa Maria di Bubalis è un tuffo indietro nel passato: il meraviglioso luogo di culto di Siligo

Non è di certo un caso che la chiesa di Santa Maria di Bubalis sia tra gli edifici di culto più antichi della Sardegna: il primo impianto, secondo gli studi effettuati dagli esperti, è infatti ascrivibile al VI-VII secolo d.C, per un’edificazione fatta lì dove pare ci fossero i ruderi di antiche terme romane di età tardo-imperiale.

Struttura in pietra della chiesa santa maria di bubalis
Santa Maria di Bubalis vista dall’esterno (credits: screenshot YouTube @diversamentesardi) – chieseromanichesardegna.it

La chiesa presenta originalità sia sull’impianto planimetrico che per la tecnica costruttiva utilizzata: l’edificio, come si legge anche sul portale ministeriale Idese, è infatti a pianta centrale ed è stato costruito ad opus listatum, ovvero attraverso due o più filari di stretti mattoni alternati a cantonetti di basalto. Proprio l’impiego di questa tecnica pare confermi, di fatto, che l’origine della chiesa è bizantina. Per quanto riguarda l’interno, invece, la chiesa presenta un vano cupolato che dà origine a due bracci e due absidi; lo stile è sobrio, gli arredi sono pochi e l’illuminazione è data dalle finestre realizzate in successivi interventi di restauro.

Analizzando altre tecniche, è possibile datare operazioni architettoniche aggiuntive alla struttura della chiesa all’incirca all’XI secolo; nella chiesa di Santa Maria di Bubalis è stato inoltre rintracciato il vecchio sistema idrico delle terme. Immersa nel verde e con la sua particolare struttura, questa chiesa riporta i visitatori indietro nel tempo, in un viaggio unico e suggestivo.

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