Mal di schiena? Nel 2025 lo Stato ti dà il bonus fisioterapia senza limite ISEE: come ottenerlo

Tra i var benefici fiscali del 2025 rientra il bonus fisioterapia, un contributo per chi affronta spese legate alle terapie, anche senza prescrizione: come ottenerlo.

Chiunque abbia avuto problemi alla schiena, alle articolazioni o sia reduce da un trauma sa quanto possa essere complicato accedere alle cure. Tra liste d’attesa infinite negli ospedali e costi elevati nei centri privati, spesso l’unica soluzione è mettere mano al portafoglio.

Banconote da 100€ e fisioterapista che esegue la terapia alla schiena di una paziente
Mal di schiena? Nel 2025 lo Stato ti dà il bonus fisioterapia senza limite ISEE: come ottenerlo – chieseromanichesardegna.it

Parliamo di trattamenti post-operatori per chi si è sottoposto a interventi ortopedici, terapie per ernie discali, percorsi di recupero per infortuni sportivi o riabilitazione per chi soffre di artrite e difficoltà motorie. Insomma, le situazioni sono delle più disparate.

Ma le sedute di fisioterapia non sono certo economiche. Si parte da 40-80€ a sessione e, quando servono più appuntamenti a settimana per mesi, il totale può diventare proibitivo. Qui entra in gioco il bonus fisioterapia, un’agevolazione fiscale che può alleggerire realmente la spesa.

Bonus fisioterapia 2025: come funziona e a chi spetta

Più che di un vero e proprio bonus, si tratta di una detrazione Irpef del 19% sulle spese per fisioterapia, kinesiterapia e laserterapia, da richiedere in dichiarazione dei redditi. Non ci sono limiti ISEE, quindi è accessibile a tutti, ma vale solo sulla parte di spesa che supera la franchigia di 129,11€. Tradotto: se si spendono meno di 129,11€, niente detrazione.

Fisioterapista e paziente
Bonus fisioterapia 2025: come funziona e a chi spetta – chieseromanichesardegna.it

Facciamo un esempio pratico: se una persona spende 500€ per trattamenti fisioterapici, potrà detrarre il 19% di 370,89€ (ossia 500€ meno la franchigia di 129,11€), ottenendo un risparmio fiscale di circa 70,47€. Questo importo – c’è da precisare – si somma ad altre eventuali detrazioni per spese sanitarie.

I trattamenti coperti includono fisioterapia, kinesiterapia, laserterapia e altre terapie riabilitative o infermieristiche, a patto che siano eseguite da personale medico o paramedico qualificato. Un dettaglio importante: non serve la prescrizione medica per accedere alla detrazione, come chiarito dal Ministero della Salute e dall’Agenzia delle Entrate. Tuttavia, ci sono alcune regole da rispettare.

Il pagamento deve essere tracciabile (bonifico, carta di credito, bancomat) e la fattura deve riportare il nome del professionista e una descrizione chiara della prestazione. Se la terapia viene svolta in una struttura privata non accreditata al SSN, la fattura deve contenere una nota che attesti il pagamento tracciabile.

Inoltre, se la fattura è emessa da un soggetto diverso da chi ha erogato la prestazione, è necessaria una dichiarazione che confermi che il trattamento è stato eseguito da personale sanitario o sotto la sua supervisione. La detrazione è valida per le spese sostenute direttamente o per un familiare a carico, ma attenzione: se il costo è stato interamente rimborsato da un’assicurazione o da un altro ente, il bonus non è applicabile.

Per ottenere il beneficio, basta inserire le spese nel modello 730 o Redditi PF nella sezione dedicata alle spese sanitarie. Fondamentale conservare fatture e ricevute per almeno cinque anni, nel caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

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