A Pasqua tutti portano a tavola la Torta Pardula: consistenza e sapore unici, dopo la prima fetta vorrai il bis.
Le Feste Pasquali si avvicinano, giorno dopo giorno. Ecco l’atmosfera gioiosa aleggiare nell’aere oltre a sentire il profumo di quei deliziosi manicaretti. Da Nord a Sud, viaggia lo stesso sentimento accompagnato dalla tradizione che varia da località a località. Per esempio la materia prima, perno centrale del mondo culinario.

In Sardegna le opzioni sono variabili: dalla Panada, cestino di pane farcito, ai pirichittus, dolcetti profumati al limone. Da non dimenticare anche la Torta Pardula, morbida e compatta allo stesso tempo. Uno scrigno zuccherino di bontà che riuscirà a conquistare tutti i commensali presenti.
Un nome familiare di cui già si è accennato. La ricetta si rivela essere un tantino laboriosa – nella norma, in base al tipo di dolce da preparare – ma ne varrà la pena. Sicuramente, durante le diverse fasi della sua realizzazione, l’aroma si espanderà avvolgendo casa all’interno di una goccia fragrante.
Altro che Colomba! A Pasqua non puoi rinunciare alla Torta Pardula
Come anzidetto, non è la prima volta. In questo caso trattasi della versione più grande, tuttavia le dimensioni possono variare. L’unica costante ben salda resta il gusto, quel boccone traboccante di ripieno, tale da mandare in estasi anche i meno avvezzi ai dolci. Quando si dice ‘non sapevi di averne bisogno’.

In verità la Torta Pardula può presentarsi anche in una variante più piccina, le pardulas. Ad ogni modo, gli ingredienti principali non cambiano: ricotta e aromi agrumati, quindi scorza di arancia e limone. Ma questa volta formato famiglia, come si suole dire, in attesa di accaparrarsi un’altra bella fetta.
INGREDIENTI (DOSI PER 6 PERSONE):
- 400 g ricotta;
- 260 g semola di grano duro;
- 140 g zucchero;
- 120 g farina ’00’;
- 30 g strutto;
- 3 uova (2 per il ripieno + 1 per la guarnizione);
- 2 albumi;
- 1 bustina di zafferano;
- 1 limone (biologico con buccia edibile);
- 1 arancia (biologica con buccia edibile);
- 1 pizzico di sale;
- 1/2 bustina di lievito per dolci;
- q.b. zucchero a velo.
PROCEDIMENTO:
- Si cominci preparando l’impasto. In una ciotola unire farina di semola e un pizzico di sale. Impastare aggiungendo poco alla volta gli albumi. Lavorare l’impasto fino a che diventi liscio e compatto.
- Ora coprirlo con pellicola e lasciare riposare per circa 30 minuti. Intanto occuparsi della farcia alla ricotta, quest’ultima posta a sgocciolare già in precedenza.
- Setacciata previamente con un colino, adesso versarla in un altro recipiente con le uova, zucchero, zafferano, scorza di arancia e limone. Mescolare. Incorporare farina e lievito per dolci setacciati.
- Intanto spolverizzare la farina sul piano di lavoro, stendere l’impasto – deve diventare una sfoglia di 3 o 4 mm a forma circolare. Procurarsi una teglia tonda, rivestire con carta forno e distribuirvi la pasta.
- Quest’ultima deve aderire bene al fondo e ai bordi. Dopodiché versare la crema di ricotta, ripiegare i bordi, infine pizzicarli.
- Si preriscaldi il forno a 180°, in attesa spennellare la superficie della torta con l’uovo. Infornare per circa 45 minuti. Una volta pronta, aspettare che si raffreddi, spolverizzare con lo zucchero a velo.
Al pari delle piccole pardulas, un sole che splende a centro tavola durante il pranzo di Pasqua, tra brindisi, chiacchere e briciole di cioccolato sparse ovunque.