I bambini devono fare le analisi del sangue o non è necessario? Ecco tutto ciò che i genitori dovrebbero sapere a riguardo.
I genitori possono conoscere lo stato di salute dei loro bambini, man mano che crescono, portandoli ai controlli periodici dal pediatra. Curva della crescita, vaccinazioni obbligatorie, visite oculistiche, sono tutti appuntamenti immancabili per ogni genitore che abbia dei bambini piccoli.
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Man mano che i figli crescono, i controlli dai dottori diventano (fortunatamente) sempre meno, limitati a quando il bambino sta male (per esempio ha la febbre, la tosse o qualche malanno di stagione) o deve fare le vaccinazioni.
Ma come può fare un genitore a capire se suo figlio sta bene, se non lo sottopone a dei controlli? In questo contesto si inseriscono proprio le analisi del sangue, quelle che noi adulti facciamo una o due volte all’anno (almeno) per fare un check up del nostro stato di salute. Anche per i bambini è importante fare queste analisi o si possono evitare?
Quando devono fare le analisi del sangue i bambini: tutto ciò che c’è da sapere
Le analisi del sangue da una parte servono a verificare lo stato di salute di una persona e dall’altra aiutano ad indagare eventuali disturbi o avere conferma o meno di patologie. Nel caso dei bambini, vengono fatte proprio per questo secondo motivo. In genere, infatti, non vengono mai prescritte prima dei diciotto anni, per quanto riguarda la questione “check up”.
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Se un bambino, di qualsiasi età, manifestasse disturbi che necessitino di un approfondimento (celiachia, diabete, allergie), sarà il medico a prescrivere il prelievo, a qualsiasi età. Gli esami del sangue a cui possono essere sottoposti i bambini sono diversi, più o meno simili a quelli degli adulti, anche se non sempre sono necessari e a volte per arrivare alla diagnosi si preferisce percorrere altre strade, evitando il prelievo ai piccoli.
Tra gli esami del sangue più comuni per i bambini ci sono:
- emocromo, per verificare il numero di globuli bianchi, globuli rossi e piastrine
- transaminasi, per valutare lo stato del fegato, insieme alla bilirubina
- Proteina C reattiva e Procalcitonina, per individuare la presenza di infezioni o infiammazioni
- colesterolo, per individuare eventuali anomalie a uno stadio precoce e prevenire problemi cardiovascolari
- trigliceridi, per valutare la presenza di diabete
- transglutaminasi anti-tissutale, anticorpi anti-endomisio e anticorpi
- antigliadina, per la ricerca della celiachia
Per i bambini può essere un po’ “spaventoso” fare un prelievo ed ogni genitore dovrebbe fargli comprendere che non è nulla di preoccupante o doloroso ma che è uno step importante per stare meglio e guarire.
Quindi in linea di massima i bambini non dovrebbero essere sottoposti alle analisi del sangue prima dei 18 anni ma se c’è qualcosa che non va, sentito il pediatra, questi potrebbe prescrivere gli esami del sangue per controllare lo stato di salute del piccolo paziente.