Il Supramonte è un tesoro della Sardegna: perditi nella natura e nella storia di questo posto con un’escursione imperdibile.
Siamo abituati ad immaginare la Sardegna come un posto in cui fare le vacanze in estate, rilassandoci sulle sue spiagge incantevoli o facendo un bagno nelle sue acque cristalline. Eppure, non tutti lo sanno, ma questa terra ha anche un altopiano tutto da scoprire: il Supramonte.

Si tratta di una vasta regione montuosa che si estende su una superficie di circa 35.000 ettari, ed occupa la maggior parte dei comuni di Oliena, Orgosolo, Urzulei, Baunei e Dorgali. La zona è piena di gole, pianori carsici e formazioni calcaree. Fra le gole imperdibili, anche da visitare, c’è quella di Gorropu, un canyon con una ricca biodiversità. Nella regione del Supramonte c’è però anche ilMonte Corrasi, che con i suoi 1463 metri è la vetta più elevata della regione. Ma come visitare questo posto?
Come fare l’escursione del Supramonte in Sardegna: attenzione a questi aspetti
Le escursioni del Supramonte non sono molto facili, quindi bisogna essere un po’ allenati, e soprattutto conoscere bene questo posto, magari recandosi qui con delle guide esperte. Si consiglia, infatti di non avventurarsi da soli allontanandosi dalla guida e di non affacciarsi nei dirupi. Infine, sempre meglio ricordarlo, non bisogna arrecare danni alla natura.

Qui non mancano dei luoghi inaccessibili e inospitali con dei veri e propri passaggi segreti. Inoltre, prima di fare un’escursione qui è importante indossare abbigliamento consono con pantaloni lunghi e scarpe comode; nelle giornate molto calde è bene dotarsi anche di un cappellino o bandana.
Molti tratti sono percorribili anche solo con dei fuoristrada ma anche da qui sarà possibile scoprire paesaggi montani (adatti comunque a tutte le età) e strade che un tempo erano percorse dai pastori con le loro dimore nelle grotte di roccia granitica. Ci sarà anche tanta natura come laghetti di montagna, boschi incontaminati e sorgenti di acqua purissima del Supramonte orgolese.
Sarà incantevole notare tutta la biodiversità che vive qui fra specie vegetali e animali. Ci sono lecci, tassi, ginepri, agrifogli e per quanto riguarda gli animali, invece, si potrebbero avvistare l’aquila reale, il gheppio, il muflone, il cinghiale. Passeggiare in questa regione è comunque un’esperienza incredibile perché nonostante ci siano posti molto calcarei, ci sono anche tracce dell’uomo che nonostante tutto è riuscito a sopravvivere qui, adattandosi al territorio circostante.
Ecco perché sul sentiero si incontreranno nuraghi, capanne e persino le grotte con segni lasciati dalle antiche civiltà che si sono susseguite nei millenni.