In Sardegna c’è anche una splendida basilica bizantina, tra le tante opere artistico-architettoniche in stile romanico-pisano: una meraviglia assolutamente da visitare.
Chiese, basiliche e cattedrali fanno parte del ricchissimo patrimonio culturale artistico-architettonico della Sardegna, una terra ricca di meraviglie sia per lo splendore dei suoi paesaggi, sia appunto per i segni culturali lasciati dall’uomo nel corso dei secoli tramite edifici e opere d’arte varie.

Come vi abbiamo descritto più volte, la regione sarda è ricca di chiese in stile romanico-pisano; da Nord a Sud, l’isola è in grado di offrire tour meravigliosi godibili tutto l’anno, i quali includono non soltanto città, borghi e paesaggi, ma anche appunto luoghi di culto tutt’ora punti di riferimento per le comunità religiose locali.
Nel Sud della Sardegna, a Sant’Antioco, i visitatori possono meravigliarsi davanti allo splendore della Basilica di Sant’Antioco Martire, chiesa di origine bizantina che svetta nel centro storico del paese: ecco tutto quello che c’è da sapere su questo luogo di culto incredibile, una bellezza da lasciare completamente senza fiato.
Alla scoperta della Basilica di Sant’Antioco Martire: dalle origini bizantine ai successivi interventi
Originaria del V-VI secolo, eretta nel luogo identificato come quello del martirio del santo a cui è intitolata, la Basilica di Sant’Antioco Martire (dopo lo scisma) fu allontanata dalle usanze legate alla cultura e al rito bizantino. L’impianto originale pare fosse a croce greca, con cupola all’incrocio dei bracci e voltati a botte.

Il primo cambiamento importante per quella che è oggi la Basilica di Sant’Antioco Martire avviene, come anticipato, intorno all’anno 1089, quando con la donazione ai monaci Vittorini di Marsiglia la pianta viene trasformata in latina, con l’allungamento della navata centrale e l’inserimento di un’abside piuttosto ampia.
Un ulteriore ampliamento sembra essere stato realizzato durante il periodo barocco, tra il XVII e il XVIII secolo, mentre il campanile a canna quadrata (con tanto di orologio) è stato voluto dal comune nell’Ottocento. All’interno della basilica troviamo conservati i simulacri lignei di Santa Lucia, Cristo Risorto, Madonna Addolorata, Madonna del Carmine e Sant’Antioco, oltre ad alcune reliquie (tibia, parti del bacino, una scapola e resti delle braccia) del santo.
Oltre che per la sua bellezza architettonica, il patrimonio artistico e la sua storia, la Basilica di Sant’Antioco Martire è nota anche per le sue tradizioni per la Settimana Santa, in particolar modo per il rito di origine spagnola conosciuto come “Su Scravamentu”, seguito dalla processione aux flambeau del venerdì Santo e “S’Incontru” la domenica di Pasqua.