Punta Giglio è un tesoro naturalistico della costa di Alghero: ecco come fare un’escursione in questo promontorio

Punta Giglio è un promontorio della costa di Alghero: ecco come fare un’escursione in questo tesoro naturalistico.

Punta Giglio è un posto ricco di natura e storia della costa di Alghero. Questo promontorio si può visitare con un’escursione unica nella natura selvaggia del posto visitando anche le batterie antiaeree, che raccontano la storia dell’isola durante il periodo bellico.

Donna in pantaloncini e canotta, scarpe da trekking e zaino, cammina con vista su spiaggia e mare
Punta Giglio è un tesoro naturalistico della costa di Alghero: ecco come fare un’escursione in questo promontorio – chieseromanichesardegna.it

Dunque, gli amanti della natura e della cultura troveranno pane per i loro denti durante questo cammino. Il percorso non è particolarmente difficile anche perché è quasi sempre su strada sterrata, quindi potrebbe essere adatto anche a chi non è molto allenato. Ma bisogna prestare molta attenzione quando ci si trova nei pressi della scogliera.

L’escursione a Punta Giglio: come farla

L’escursione a Punta Giglio permette di immergersi proprio nella natura incontaminata sarda. Durante il percorso si troveranno tanti punti panoramici che tolgono il fiato. Si parte da una spiaggia incantevole con acqua cristallina proseguendo per un sentiero tra la macchia mediterranea.

Costruzioni in pietra nella natura
L’escursione a Punta Giglio: come farla (Instagram @puntagigliolibera_aps) – chieseromanichesardegna.it

Poi si arriva alla struttura militare che sovrasta il promontorio e da qui la vista sul mare e sulla vegetazione circostante è impagabile. Infatti, come anticipato, questo percorso non è solo imperdibile dal punto di vista naturalistico ma anche storico. Infatti si scoprirà anche la storia delle batterie antiaeree che si trovano lungo il percorso. Queste batterie risalgono alla Seconda Guerra Mondiale e rappresentano un importante patrimonio storico dell’isola.

La particolarità di questo complesso storico è legata al fatto che furono assegnati solo 264.900 quintali di cemento alla Sardegna (a fronte di un fabbisogno di 582.500 quintali). Dunque, per non interrompere i lavori, furono adottate diverse tecniche per massimizzare l’uso del cemento disponibile: le fondazioni furono realizzate in pietrame e malta anziché in calcestruzzo (e il dosaggio di questo fu ridotto a 3 quintali/metro cubo). La blindatura delle opere non esposte ai tiri navali fu ridotta a 60 centimetri, anziché di un metro.

Da qualche anno è stato restaurato il vecchio edificio militare con annessi bar, foresteria e ristorante. Quindi oggi i visitatori possono esplorare la storia e l’architettura di Punta Giglio che si trova tra una scogliera a strapiombo con paesaggi spettacolari sul mare e sulla vegetazione circostante. Per affrontare al meglio questo percorso, portare una bottiglia d’acqua o uno snack oppure fermarsi a ristorarsi presso il rifugio. Inoltre, non dimenticarsi di rispettare la natura, senza deturparla e senza abbandonare i rifiuti.

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