Quaresima in Sardegna: il prodotto tipico che non può mancare sulla tua tavola

Cerchi un gusto autentico per la tua tavola della Quaresima? Ecco il prodotto tipico che non può mancare nel tuo menù sardo.

Momento centrale all’interno dell’anno ecclesiastico, la Quaresima coincide con il periodo di quaranta giorni che precede la Pasqua. Oltre alle celebrazioni religiose, questo particolare momento dell’anno si caratterizza per la presenza di tradizioni culinarie sparse in tutto il territorio italiano.

Uova di Pasqua e bandiera Sardegna
Quaresima in Sardegna: il prodotto tipico che non può mancare sulla tua tavola – Chieseromanichesardegna.it

In molti regioni italiane, secondo le tradizioni più secolari, il periodo della Quaresima prevede una dieta magra, del tutto priva di carne. Le ricette, le quali variano a seconda delle abitudini locali, sono caratterizzate dalla presenza di ingredienti leggeri e “poveri”.

In questo scenario, si inserisce la tradizione culinaria della Sardegna, in grado di offrire una vasta gamma di prodotti tipici e piatti legati indissolubilmente al momento della Quaresima. Tra questi, spicca un prodotto il quale non può mancare sulle tavole sarde di questo periodo.

La tavola sarda della Quaresima e il suo prodotto più cult

Nella tradizioni culinarie sarde della Quaresima, non può mancare sulle tavole “Sa Pipa de Caresima”, un antico pane realizzato a forma di bambola dalle sette gambe. Questo elemento tradizionale, può essere realizzato anche in stoffa, come oggetto decorativo o, in alternativa, in legno. Oltre ad essere presente sulle tavole, Sa Pipa viene tradizionalmente affissa alle porte di casa, come simbolo di questo particolare periodo dell’anno.

Sa Pipa de Caresima
La tavola sarda della Quaresima e il suo prodotto più cult (Via sito web italianfood.nonnaisa.com) – Chieseromanichesardegna.it

Nell’antica società sarda, dove l’analfabetismo era largamente diffuso, Sa Pipa fungeva anche da importante strumento funzionale al conto alla rovescia delle settimane prima di Pasqua. Ogni gamba della bambola, difatti, rappresenta simbolicamente una delle sette domeniche quaresimali e può essere staccata al passaggio di una di queste. Tolte tutte e sette le gambe, Sa Pipa può essere bruciata, simboleggiando il termine del periodo della Quaresima e l’arrivo della Pasqua.

Nota in molti paesi della Sardegna con il nome di “Maria Codreddada”, la tradizione di Sa Pipa deriva probabilmente dalla cultura spagnola e dal periodo di dominanza sull’isola mediterranea. Per la popolazione sarda più autentica, Sa Pipa rappresenta un vero e proprio oggetto di culto, con cui trascorrere le settimane che precedono l’arrivo della Pasqua. Si tratta di un elemento da poter realizzare in condivisione con la famiglia, da vivere come momento di unione tra adulti e bambini.

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