Cosa sono i riti della pioggia e quando venivano usati in Sardegna: un viaggio fra miti e leggende alla scoperta del mistero.
La Sardegna è una terra molto antica, dominata tanto in passato e che ha subito le influenze di tantissime popolazioni. Un luogo magico e mistico allo stesso tempo, dove si alternano misteri, antiche leggende e vecchie tradizioni pastorali. Posti incantanti, le cui origini misteriose rendono ogni anfratto ancora più unico.
Sono tantissime le pratiche tradizionali che la comunità sarda svolgeva tempi addietro. Veri e propri rituali, in cui si chiedeva salute, fortuna, prosperità ma non solo. Infatti, alcuni dei riti più antichi venivano proprio evocati per evitare il prolungare di un lungo periodo di siccità, che comportava perdite di bestiame e di vegetazione. Dei veri e propri rituali della pioggia, che ancora oggi affascinano ed incuriosiscono.
Riti della pioggia in Sardegna: un’antica credenza per combattere la siccità
La Sardegna essendo un luogo prettamente abitati da contadini in passato e che puntavano tutto sul bestiame e sulla terra, vivere lunghi periodi di siccità poteva rappresentare un problema non da poco e nei casi peggiori poteva addirittura decimare le mandrie di pecore. Proprio per questo, si affidavano a dei veri rituali della pioggia, sperando nell’arrivo delle piogge.
Questi riti, che ancora oggi è possibile scoprire in determinati periodi dell’anno, sono spesso di origine pre-cristiana e combinavano elementi pagani con influenze cristiane. Ma quali sono quelli più conosciuti? Scopriamoli nel dettaglio:
- Su Santu Bainzu: un rituale che avveniva maggiormente nel Capidano ed invocava San Vincenzo Ferrer, attraverso processioni in cui si portava la statua in campagna invocando all’arrivo della pioggia;
- Processioni e Preghiere ai Santi: Sant’Antonio da Padova o San Giovanni Battista erano i santi più venerati per l’arrivo della pioggia e spesso si organizzavano processioni e preghiere con le loro statue, che spesso venivano bagnate con acqua per cercare di far arrivare la pioggia;
- Is animeddas: riti antichissimi in cui venivano addirittura fatte offerte di cibo, sacrificando anche alcuni elementi del bestiame, per invogliare la pioggia;
- Acqua sacre: in passato, ad alcune fonti naturali venivano attribuite particolari doti ‘magiche’ e per tale motivo l’acqua veniva raccolta e spruzzata nei campi per favorire l’arrivo della pioggia.
Oggi, nonostante questi riti siano ormai rari, non è di certo impossibile potervi assistere e rappresentano l’unione evidente tra il simbolismo e il legame con la natura.
