In quale zona della Sardegna è stata innalzata la chiesa di Sant’Andrea: la costruzione di questo edificio religioso ha una storia abbastanza ‘tormentata’.
Ogni Paese del mondo possiede un patrimonio artistico e culturale immenso, fatto di città, monumenti e chiese. Sono soprattutto i luoghi religiosi ad attirare l’attenzione dei cittadini e ancora di più dei turisti. Infatti sono numerosi i viaggiatori che, durante un viaggio, si fermano in una diocesi per scattare foto ed ammirare la maestosità della sua struttura. In Italia ce ne sono tantissime e tutte hanno una propria costruzione.

Per esempio in Sardegna è possibile ammirare alcune delle chiese più belle, come la Chiesa di San Michele ad Alghero, che presenta nella facciata una cupola che si fa notare per i suoi vivaci colori. Inoltre, al suo interno, è possibile ammirare, sulla pala dell’altare maggiore, l’Arcangelo Michele, il santo titolare. Ma su quest’isola non mancano gli edifici religiosi: tra questi dobbiamo citare la Chiesa di Sant’Andrea, che incanta per la sua maestosità e affascina per la sua storia ‘tormentata’.
La Chiesa di Sant’Andrea, in Sardegna, quale storia nasconde e come è la sua struttura
In Sardegna è possibile lasciarsi incantare da tantissime strutture religiose. Su quest’isola sono presenti soprattutto molte chiese romaniche, che si fanno notare per la loro imponenza. Tra le varie diocesi merita attenzione la Chiesa di Sant’Andrea, che si trova ad Orani, un comune italiano in provincia di Nuoro. Questa parrocchiale, dedicata al santo apostolo, ha una storia ‘tormentata’.

È stata progettata per sostituire la precedente chiesa, sempre intitolata al medesimo santo, ma vide il progetto avviarsi soltanto dopo 60 anni dall’abbandono della precedente struttura. A causa di una contesa giudiziaria con i costruttori, è stata terminata molti anni dopo, esattamente nel 1930. Quindi la sua costruzione è recente. Questa diocesi, posizionata in cima ad una scalinata, rappresenta oggi uno degli esempi più importanti di architettura neoclassica dell’isola.
Lo spazio interno è abbastanza maestoso e ampio, con pianta a croce greca, dove, all’interno dei bracci, è presente una cupola semisferica con un lanterna. A catturare l’attenzione è la preziosa pala d’altare realizzata dall’artista oranese Mario Delitala. Quest’opera raffigura la Gloria di Sant’Andrea, circondato dall’esultanza degli angeli. È possibile poi osservare un pulpito in marmo intarsiato, che proviene dall’antica parrocchiale, un pulito in legno che arriva dalla Chiesa del Rosario, e infine un retablo, che risale al sedicesimo secolo.