In Sardegna la situazione legata all’influenza sembra essere in via di miglioramento con il picco di casi ormai alle spalle: i dati continuano a scendere.
L’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha pubblicato l’ultimo rapporto RespiVirNet che ha fornito i dati sulla sorveglianza epidemiologica dell’influenza. Secondo il report, il picco di casi di sindromi simil-influenzali sarebbe stato superato anche in Sardegna, risultata essere una delle regioni italiane più colpite.
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Per la seconda settimana consecutiva, difatti, è stata registrata una diminuzione dei casi che evidenziano come il picco sia ormai alle spalle e sarebbe stato raggiunto nella quarta settimana del nuovo anno. Nonostante il calo dei casi, gli esperti raccomandano, per evitare complicanze, la prevenzione con la vaccinazione, soprattutto per i soggetti più fragili, e di rivolgersi al proprio medico quando si manifestano i sintomi.
Influenza, il picco sembra alle spalle: gli i dati dell’Istituto Superiore di Sanità
Emergono notizie positive dall’ultimo rapporto RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità che analizza i casi di sindromi simil-influenzali e dei virus respiratori. I casi, secondo il monitoraggio, sono risultati in calo per la seconda settimana consecutiva.
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Nella sesta settimana dell’anno si è registrata un’incidenza di 14,8 casi, contro un valore di 17,6 e 16,9 casi segnalato rispettivamente nella quarta e la quinta settimana del 2025. I casi stimati di sindrome simil-influenzale, rapportati all’intera popolazione, nell’ultima settimana sono circa 872mila per un totale di quasi 11 milioni di cittadini (10.742.000) finiti a letto con l’influenza dall’inizio del monitoraggio. La fascia d’età che ha fatto registrare il dato di incidenza più elevato è quella dei bambini sotto i cinque anni con 37,3 casi per mille assistiti, rispetto ai 42,8 della scorsa settimana.
Analizzando la situazione nelle varie regioni, la Sardegna risulta essere tra quelle più colpite dall’influenza stagionale, insieme a Lombardia, Emilia-Romagna, Umbria, Abruzzo, Campania e Puglia. Da precisare che Basilicata e la Calabria non hanno attivato la sorveglianza epidemiologica.
Considerati i nuovi dati, dunque, il picco sembra essere ormai alle spalle: l’incidenza maggiore si è registrato durante la quarta settimana dell’anno. Come riporta Ansa, secondo l’Iss, tra i 3.461 campioni ricevuti dal sistema RespiVirNet, 1.045 sono risultati positivi per influenza, di cui 666 di tipo A e 379 di tipo B.
Il peggio sembrerebbe essere passato anche se l’attenzione rimane alta, considerate le circa 872mila colpite negli ultimi giorni e l’alta incidenza ancora nella fascia dei bambini sotto i 5 anni di età. Gli esperti consigliano sempre la prevenzione procedendo con la vaccinazione, soprattutto per le categorie più fragili, e di contattare il proprio medico in presenza dei sintomi influenzali.