La Sardegna è certamente una meta apprezzata da molti per il suo bellissimo mare, ma può essere anche un territorio ideale per chi vuole coltivare la fede.
È quasi naturale associare la Sardegna alla Costa Smeralda e al suo mare, ritenendola una meta ideale per chi è alla ricerca di un posto dove trascorrere una vacanza al mare, con la garanzia che anche l’acqua possa essere di qualità. Certamente quella non è l’unica località dell’isola che merita di essere visitata soprattutto in estate, anche se molti potrebbero non immaginare nemmeno come questa possa essere una meta ideale anche per un altro tipo di gita.
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Qui ci sono infatti diversi punti che possono essere apprezzati dagli appassionati di arte, che sono belli da vedere non solo nel periodo più caldo dell’anno, anzi, se possibile sarebbe farlo in primavera o in autunno, così da evitare il caldo torrido che spesso può esserci soprattutto a giugno e luglio. In realtà, questa può essere considerata una destinazione da prendere in considerazione dai cattolici, gazie alla possibilità di organizzare una processione personale per ritrovarsi in preghiera e affrontare così un’esperienza tipicamente spirituale.
I posti da visitare in Sardegna per i cattolici
Un cattolico che vuole effettuare un percorso di preghiera, specialmente se vive un momento difficile e sente il bisogno di avvicinarsi ancora dipiù a Dio, solitamente tende a scegliere Roma, così da visitare San Pietro. In alternativa, se non si ha la possibilità di raggiungere la capitale si punta su altre località, magari più vicine alla propria abitazione, note per la presenza di santuari che sono spesso meta dei fedeli.
A questa lista si potrebbe però aggiungere la Sardegna, anche se a molti potrebbe essere strano considerare la Sardegna anche sotto questo punto di vista. Chi si trova sull’isola potrebbe infatti approfittare dell’occasione per fare quello che viene definito il “Cammino dei Beati”, un itinerario che cerca di coniugare spiritualità e natura, inaugurato a ottobre 2024, in occasione della terza edizione di ‘Noi camminiamo in Sardegna’. Questa iniziativa era stata ideata e promossa dall’Assessorato al Turismo di Regione Sardegna, con il patrocinio del Ministero del Turismo, in collaborazione con Terre di Mezzo Editore, Fa’ la cosa giusta!.
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Fare questa esperienza può essere davvero qualcosa di unico, anche per la possibilità di immergersi in un territorio speciale, che non può che essere apprezzato anche per la natura rigogliosa, in alcuni tratti anche selvaggia. Il ‘Cammino dei Beati’ non è però così semplice per tutti, avendo una lunghezza di ben 90 chilometri, comprendenti i comuni di Galtellì, Orosei, Dorgali, Oliena e Orgosolo in provincia di Nuoro, nella zona centro settentrionale della Sardegna, ed è circondato dai territori della Baronia e del Nuorese.
È possibile fare il tragitto nella modalità che si preferisce, dal mare all’entroterra e viceversa, con cinque tappe complessive, Galtellì-Orosei (12,5 chilometri), Orosei-Dorgali (22 chilometri), Dorgali-Oliena (18,77 chilometri), Oliena-Orgosolo (24,41 chilometri), Orgosolo-Località Ovaddutzai (8 chilometri).
Se si vuole pregare ma allo stesso tempo ammirare il territorio è consigliabile farlo a piedi, prendendosi anche tutto il tempo che si ritiene necessario a seconda delle proprie capacità fisiche. Si può però anche organizzare il tragitto in bicicletta, ma in entrambi i casi i mesi estivi.