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Se le tue padelle antiaderenti si rovinano sempre, è perché devi smetterla di usare il detersivo: con questo trucco durano mesi

Lavare le padelle antiaderenti con il detersivo è un’abitudine che deteriora il rivestimento prima del dovuto: basta un ingrediente semplice ed economico.

Tutti – e dico tutti – almeno una volta nella vita si sono trovati di fronte a una padella usurata, che non solo ha perso l’antiaderenza, ma presenta graffi e sbucciature nel rivestimento. Ecco, ormai è noto che cucinare con uno strumento in quelle condizioni non è solo poco igienico – visto che trattiene detersivi e grassi diventando più poroso – ma comporta anche il rilascio di microparticelle nel cibo.

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Nel caso del teflon, il problema maggiore è il PFOA, una sostanza chimica un tempo usata nella produzione di pentole antiaderenti, ma oggi vietata nella maggior parte dei prodotti di qualità. Indipendentemente da questo, una volta rovinata la padella va gettata, senza se e senza ma. Tuttavia, spesso sono proprio le nostre cattive abitudini tra i lavelli a peggiorare la situazione – senza parlare della lavastoviglie, che è deleteria.

Ma a ogni problema c’è una soluzione, e spesso è più economica e pratica di quanto si possa immaginare. Protagonista stavolta è il sale, quello grosso: costa meno del detersivo, non ha agenti chimici e, sì, pulisce le nostre padelle senza fatica. Ma non basta versarlo sopra; peggio ancora grattarlo come una sorta di scrub. C’è un metodo specifico.

Come pulire (e proteggere) le padelle antiaderenti con il sale

Una volta stabilito cosa rovina le padelle antiaderenti, vediamo come pulirle nel modo giusto. Il sale grosso non è solo un ottimo esfoliante per la cucina, ma assorbe il grasso e i residui di cibo senza aggredire il rivestimento. Il metodo è semplice, ma va seguito alla lettera per notarne la sua efficacia.

Come pulire (e proteggere) le padelle antiaderenti con il sale – chieseromanichesardegna.it

Partiamo dalla base, ma questo anche nel caso in cui non vogliate utilizzare il metodo: dopo aver cucinato, lasciate raffreddare la padella (mai sotto l’acqua fredda, altrimenti rischiate di rovinarla sul serio). Dopo aver fatto ciò, versate un dito d’acqua nella padella e aggiungete due cucchiai di sale grosso, siate generosi qualora ci siano incrostazioni insistenti.

Mettete sul fuoco a fiamma bassa e lasciate sobbollire per un paio di minuti, giusto il tempo che il sale faccia il suo lavoro scomponendo il grasso e sciogliendo eventuali incrostazioni. Poi spegnete e, con un panno morbido, strofinate delicatamente l’interno mentre l’acqua è ancora tiepida. Il risultato? Niente sforzo, niente graffi.

A questo punto, basta sciacquare con acqua tiepida e asciugare subito con un panno pulito. Per mantenerla al meglio, c’è un trucco in più: una volta asciutta, passate un velo d’olio vegetale con un pezzo di carta assorbente. Questo aiuta a proteggere il rivestimento e a mantenerlo antiaderente più a lungo. Il risultato? Una padella pulita senza graffi e senza residui chimici – sapone incluso. E tutto con un ingrediente che costa pochi centesimi.

Daniela Guglielmi

Potrei dire di essermela cercata, ma la verità è che la scrittura ha trovato me. Classe '94, scrittrice per caso e oggi redattrice a tempo pieno. La mia avventura con la scrittura è iniziata per gioco, quando qualche anno fa ho mollato tutto per ritrovare me stessa. Da allora collaboro con diverse riviste e blog, trasformando un semplice passatempo in una carriera a tempo pieno. Non amo la superficialità: mi nutro di approfondimenti e cerco sempre di andare oltre l'apparenza delle cose.

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