Una vera bellezza a Cagliari, dal fascino ‘esotico’: sembrerebbe una magione di lusso, ma l’apparenza inganna.
Il capoluogo sardo pullula di straordinarie beltà. Un viaggio intorno alla città per esplorare le magnificenze architettoniche, come l’Anfiteatro oppure la Chiesa di Santa Croce. Magari sostare presso le più famose spiagge locali, per esempio la Spiaggia del Poetto, infine gustare prelibatezze tipiche del luogo.

Una vacanza che unisca relax e cultura, trovandosi comunque in una città d’arte. A riguardo è noto quanto, tra i primi monumenti visitabili, i luoghi di culto siano in cima alla lista. Oltre a raccontare la loro storia attraverso i reperti fin qui a noi pervenuti, costituiscono l’emblema della località interessata.
Il Duomo intitolato a Santa Maria Assunta è il simbolo di Cagliari, tuttavia qualcosa d’altro la eguaglia, perché parimenti iconico, anzi la surclassa. Infatti, appena lo si scorge, si rimane inizialmente increduli: sembrerebbe una villa al mare, un diamante incastonato all’interno di un paradiso terrestre.
È solo qui, a Cagliari: tutti vorrebbero ‘trasferirsi’
Indubbiamente nella zona cagliaritana si rinverranno immobili adibiti a casa vacanze ma, naturalmente, non è questo il caso. Certo, il panorama marittimo non manca, anzi, è l’ideale per coloro che amano rilassarsi ascoltando il suono del mare. Ma ciò di cui si vorrebbe trattare è un’altra storia.

Si parla della Basilica di San Saturnino – i locali la conoscono molto bene. Tra i maggiori punti di riferimento della città, la si annovera tra i più importanti monumenti paleocristiani del Mediterraneo. Situata nel quartiere di Villanova, la chiesa è dedicata all’omonimo martire, giustiziato per mano dell’Imperatore Diocleziano.
Protagonista di vicende storiche, politiche religiose, l’edificio ha attraversato millenni, oltre che passare di mano in mano a proprietari diversi. Talvolta danneggiata – si rammenti l’assedio degli Aragonesi nel 1314 oppure i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale – subito è stata restaurata.
A seguito di interventi di ricostruzione e riconsacrazione, la Basilica di San Saturnino è stata riaperta solamente nel 2004. Tuttora proseguono continui scavi archeologici nonché progetti di riqualificazione – a proposito di ritrovamenti, nel 1614 sono state trovate delle reliquie mentre i materiali di risulta impiegati nella ristrutturazione della Cattedrale di Cagliari.
Dell’impianto originario – risalente al IV-V secolo – rimasti il corpo centrale, infine una parte dell’abside. Infatti nel 1089, quando la Basilica fu ceduta ai Monaci Benedettini dell’Abbazia di San Vittore di Marsiglia, cominciarono le prime significative trasformazioni avvalendosi di artisti provenzali, quindi prediligendo forme tipiche protoromaniche.
Anche in tempi recenti proficui interventi di restauro, tra il 1978 e il 1996, soprattutto riguardanti l’accesso alla Basilica: a questa vetrata a specchio è stata aggiunta un’intelaiatura in metallo affinché si chiudessero gli arconi dei bracci scomparsi che si univano al corpo centrale cupolato. Un percorso tortuoso riconosciuto nell’attuale stile architettonico.