C’è una chiesa in Sardegna, innalzata nel centro storico della città, che possiede un campanile trecentesco e arredi in stile barocco.
Ogni anno sono milioni i turisti che arrivano in Italia per visitare i posti magici che la nostra penisola possiede. Ogni angolo, ogni vicolo o strada, ogni tratto presenta un patrimonio culturale e storico nascosto nei piccoli dettagli. Tra i luoghi più visitati ci sono soprattutto le chiese, strutture di culto dove i fedeli si riuniscono per pregare. Ogni città ha diversi spazi religiosi e molti sono caratteristici, non solo del posto, ma di un’epoca.

In Sardegna, per esempio, sono numerose le chiese che nascondono all’interno pitture con tratti che risalgono alla storia passata, e appartenenti al mondo sacro. I monumenti dei santi e le immagini ricoprono questi edifici nel silenzio e nel rispetto. Nella città di Iglesias, un comune di circa 24 mila abitanti, c’è una Cattedrale, bellissima, che dal 1940 è diventata un momento nazionale. A colpire è il suo campanile trecentesco.
Sardegna, dove si trova la Chiesa di Santa Chiara: il campanile è stato costruito nel ‘300
In Sardegna ci sono tantissime chiese che catturano l’attenzione dei turisti e degli stessi cittadini. In particolare, nel comune di Iglesias, della provincia del Sud Sardegna, c’è la Cattedrale di Santa Chiara. Si tratta dell’unica al mondo intitolata a Chiara D’Assisi, e sorge nel centro storico della città, in piazza Municipio. Chi si trova a passare, non può di certo non restarne affascinato, dato che ha un’architettura imponente.

Questa chiesa è stata innalzata negli anni ottanta del tredicesimo secolo, per volere del conte Ugolino Della Gherardesca. La facciata è divisa da una cornice: nella parte bassa c’è il portale romanico, che presenta un arco a tutto sesto; nella zona più alta c’è un finestrone decorativo circolare. A destra si trova il campanile, che appartiene al trecento, e presenta una campana del medesimo secolo. Non è di grosse dimensioni, ma è comunque ben evidente la cura nella realizzazione.
A quanto pare la struttura all’interno ha subìto un processo di restaurazione, precisamente nel cinquecento. Vi è una sola navata, due cappelle per lato e gli arredi sono stati costruiti in stile barocco. Andando avanti è possibile ammirare l’altare di Sant’Antioco– uno dei primi martiri cristiani della Sardegna- e la struttura è ornata dal colore oro. Oltre alle panche, vicino all’altare ci sono delle sedie. Infine, all’entrata c’è un angelo in marmo che regge il recipiente contenente l’acqua santa.