Tocca i luoghi di preghiera imperdibili della Sardegna con la “Via dei Santuari”: tutte le tappe

In Sardegna c’è la “Via dei Santuari” che, come suggerisce il nome, tocca posti di grande religiosità e preghiera: le tappe.

La “Via dei Santuari” in Sardegna, connette 20 luoghi di preghiera e di fede. Si estende per 400 chilometri nel centro-nord dell’isola, sulle tracce dei passi che fecero i fedeli nei secoli scorsi. Un tempo in questi posti c’erano dei villaggi, oggi invece ci sono i tipici alloggi per i pellegrini (cumbessias o muristenes).

Gambe di uomini e donne che fanno trekking con bastoni
Tocca i luoghi di preghiera imperdibili della Sardegna con la “Via dei Santuari”: tutte le tappe – chieseromanichesardegna.it

Questi posti si vestono a festa quando è il giorno dedicato al loro santo patrono, e accolgono con calore i pellegrini che, anche in solitaria, percorrono il cammino. L’itinerario è molto suggestivo e tocca dei punti in cui ancora oggi si svolgono feste e processioni molto sentite.

Le tappe della “Via dei Santuari”, un cammino religioso della Sardegna

Per iniziare la “Via dei Santuari” si può partire da Fonni, precisamente dalla basilica dei Martiri mettendosi in cammino verso il novenario di “Sa Itria”. Mentre si percorre questa strada, si incontra il nuraghe Dronnoro, sicuramente da visitare. Il giorno dopo si prosegue verso il novenario di San Cosimo per riprendere alla volta del Monte Gonare.

Muro di pietra con scritta, paesino della Sardegna a Nuoro
Le tappe della “Via dei Santuari”, un cammino religioso della Sardegna – chieseromanichesardegna.it

Un altro giorno è finito e serve per recuperare le energie per la salita verso Nostra Signora di Gonare in cima al monte. Il cammino prosegue lungo la “via di pellegrinaggio dei Nuoresi” dove, dopo poco meno di 10 chilometri, si incrocia la chiesa campestre dello Spirito Santo, nel territorio di Orani. Arrivati poi a Nuoro, dopo appena 4 km di cammino si raggiunge la chiesa delle Grazie.

Poi, il terzo giorno si riparte da piazza Sebastiano Satta, si passa dalla chiesa del Rosario e da qui si va fuori città, in direzione del piccolo borgo di Lollove anche per passare la notte. Ricaricatisi di energia in questo suggestivo posto, si può intraprendere la strada ripida di S’Iscala per fare sosta alla chiesa campestre e al novenario de Su Cossolu, ‘la Consolata’, dove fermarsi anche per pranzo.

La meta finale è poi vicina ma prima si passa per “Su Tempiesu”. E tra la notte e le prime luci dell’alba ci si incammina verso la destinazione che è San Francesco di Lula, idealmente arrivando qui il giorno della festa patronale (il 4 ottobre, anche se c’è un’altra festa dedicata al Santo anche a maggio). Qui ci si incontrerà e confronterà con altri pellegrini per scalfire nella memoria ricordi indelebili.

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