Di una bellezza mozzafiato, non è come le altre chiese tipiche della Sardegna: qui, davvero, si rimane senza parole.
Isola d’arte e isola di mare, questa è la Sardegna. Colpiscono, in particolare, i suoi gioielli architettonici che profumano di beltà artistica, culturale e storica. Preziose testimonianze che ci permettono di capire il presente attraverso la ‘lente’ del passato. Nulla di più appagante.

Tra questi, le chiese dislocate ovunque, dedicate ai Santi. Alcune monumentali, altre più piccine dallo stile semplice ma ugualmente affascinanti. Chi opta per una vacanza all’insegna del ‘sapere’, l’itinerario è lungo tuttavia ne vale la pena, districandosi tra reperti e luoghi di culto.
Non può mancare alla lista anche la cattedrale, tra le più possenti di tutta la Regione – o almeno così si dice. Indipendentemente da ciò che si voglia raccontare, non si perda l’occasione perché merita una visita ben accurata, perlustrata in ogni angolo concesso. Il cuore esplode di felicità.
Chiese della Sardegna: è la più grande di tutte
Se ne rimane piacevolmente colpiti. Punto di riferimento della città, difficile non intravederla. E più ci si avvicina, più lo sguardo si illumina per lo stupore. Un’istituzione, tutti i fedeli si ritrovano, accolti dalle sue mura. Magari qualche locale avrà già intuito, perciò eccola nel suo fulgido splendore.

La Cattedrale di Santa Maria Assunta, anche meglio conosciuta come il Duomo di Oristano. Sorta su un’antica chiesa preesistente dell’età bizantina, dedicata all’Arcangelo Michele, oggi presenta una parte dell’area funeraria del precedente luogo di culto. La sua storia ha radici davvero antiche.
Tuttavia il primo documento che attesti la sua esistenza, già intitolata a Santa Maria Assunta, risale al 1192. L’edificio è protagonista di vicende molto travagliate: tra incendi e devastazioni, fortunatamente seguono anche periodi di ricostruzione. Soprattutto si voglia menzionare un importante fatto storico.
Nel 1637 le truppe francesi saccheggiarono gravemente la Cattedrale. Ma con l’arrivo delle milizie sarde, provenienti da Sassari e Cagliari, le misero in fuga, dunque costrette a reimbarcarsi. Simbolo della città di Oristano e perfetto esempio architettonico che unisce elementi di stile barocco e neoclassico.
Costituita da un’ampia navata voltata a botte con tre cappelle per lato, ammirevoli i dettagli artistici: dalla tela raffigurante l’Assunta oppure altrettante opere quali l’Adorazione dei Magi e l’Ultima Cena. Da non dimenticare la statua lignea dell’Annunziata o ancora quella marmorea della Madonna del Rimedio.
Cela preziosi tesori da preservare affinché continuino a raccontare, sia oggi che domani, ai posteri. Come poc’anzi affermato, testimonianze dal valore inestimabile pronte a illustrare, anche solamente con la loro presenza, la nostra Storia.