Conoscete le conseguenze sull’ISEE e sull’Assegno Unico quando un figlio compie 18 anni?
La maggiore età dei figli comporta dei cambiamenti sia in relazione all’Assegno Unico e all’importo percepito sia sul conteggio ISEE. Capiamo cosa devono aspettarsi i genitori.

Il compimento dei 18 anni di un figlio segna l’inizio di un nuovo capitolo nel libro della famiglia. Il bambino diventato ragazzo si prepara a diventare uomo e ad intraprendere un percorso per trovare il suo ruolo nella società. La maggiore età non comporta certo immediati stravolgimenti. C’è ancora un ultimo anno di scuola da affrontare prima di cercare lavoro o di intraprendere la strada universitaria.
Nella maggior parte dei casi, dunque, il ragazzo rimane a carico di un genitore e ad essere mantenuto. Eppure gli aiuti per le famiglie si riducono. I figli maggiorenni, inoccupati e che non studiano, nello specifico, iniziano a gravare sul calcolo dell’ISEE familiare con il rischio di perdere Bonus e agevolazioni. C’è chi accusa il Governo di voler “punire” i ragazzi che rimangono in un limbo, che per pigrizia o mancanza di interessi continuano ad essere mantenuti dai genitori.
ISEE e Assegno Unico, cosa sapere se si hanno figli maggiorenni
Il problema riguarda i figli over 26 che non sono sposati, non hanno un reddito superiore alla soglia di indipendenza economica e non hanno figli. Questi pur vivendo in una casa diversa da quelli dei genitori devono continuare a rientrare nel loro ISEE familiare se a loro carico ai fini IRPEF.

Significa che il figlio o la figlia non potrà chiedere aiuti come l’Assegno di Inclusione perché nella domanda risulterà il valore dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente di tutta la famiglia. Oggi, quindi, il figlio over 26 che vive da solo ma senza reddito sufficiente non può fare nucleo familiare a sé perdendo numerosi vantaggi.
Ricordiamo che per essere considerati fiscalmente a carico il ragazzo non dovrà avere un reddito superiore a 4 mila euro se under 24 e oltre 2.840,51 euro se over 24. Le penalizzazioni ISEE, dunque, riguardano una ristretta platea di famiglie. In relazione all’Assegno Unico, invece, le riduzioni sull’importo previste per i figli maggiorenni valgono per tutti i nuclei familiari.
Il genitore che ha fatto richiesta di AU deve immediatamente segnalare il compimento dei 18 anni del figlio tramite portale INPS in modo tale che l’ente ricalcolerà le somme da versare. Secondo la normativa, infatti, per i maggiorenni sono previsti importi inferiori. L’unica nota positiva per il ragazzo è che si può chiedere che l’Assegno Unico venga erogato a lui/lei direttamente senza passare per il genitore.