Il Duomo di Sassari non è soltanto la chiesa più importante della città, ma anche una meraviglia che testimonia diverse espressioni artistiche: la sua bellezza barocca.
Il ricchissimo patrimonio culturale della Sardegna rende l’isola una meta turistica non soltanto nel periodo estivo, quando tutti i visitatori possono beneficiare dei meravigliosi spazi balneari, ma anche nelle altre stagioni; oltre a mare e natura, ci sono meraviglie che meritano di essere ammirate da vicino.

Tra queste, non si può non inserire il Duomo di Sassari, chiesa principale del comune nel Nord-Ovest dell’isola; conosciuto anche comunemente come Primaziale, il duomo di Sassari è l’emblema di come, in Sardegna, si siano succeduti diversi stili artistico-architettonici, lasciando segni meravigliosi ai posteri.
Nel corso dei secolo, il duomo di Sassari ha subito diverse influenze (“eppure non le si vorrebbe toglier nulla” le parole del noto scrittore Elio Vittorini), tra cui anche quella del Barocco: le caratteristiche relative a questa corrente artistica di uno degli splendori architettonici della Sardegna.
Il ‘lato’ barocco del Duomo di Sassari
Risalente al XII secolo, la Cattedrale di San Nicola (conosciuta appunto a Sassari anche come Duomo) si è sviluppata in stile romanico-pisano su un edificio paleocristiano, ma già nella seconda metà del XV secolo subisce le l’influenza del gotico-catalano, tra l’altro per il trasferimento della cattedra vescovile (prima a Porto Torres) nel 1441. Per quanto riguarda gli interventi in stile barocco, risalgono ovviamente al XVII e al XVIII, periodi in cui si diffuse e stabilì il ‘modo’ di questa corrente artistica che attraversò tutta l’Europa, e non solo. secolo si edificò l’attuale facciata della cattedrale, in stile barocco.

Ad oggi, possiamo vedere gli effetti del Barocco sulla Cattedrale di San Nicola direttamente sulla sua splendida facciata, sfarzosa e come al solito capace di meravigliare. La facciata è costituita da tre ordini, che includono un portico a tre archi a tutto sesto che funge da portale d’ingresso, tre nicchie decorate con statue di martiri e un ampio frontone con un’unica nicchia, a cui interno risiede il simulacro di San Nicola.
Rimanendo in tema Seicento, al suo interno il Duomo di Sassari (oltre a diverse altre opere artistiche) ospita la tela seicentesca Madonna del Tempietto, realizzata nel 1626 dal pittore sassarese Diego Pinna. Il dipinto risulta essere un’importante testimonianza dell’attività di uno dei pochi pittori attivi localmente nel periodo. Un luogo decisamente da visitare per chiunque si rechi a Sassari, d’estate e non.